5.3. Effetto del premio di liquidità sulla merce.

 

SINTESI: non necessaria, argomento unico.

 

5.3.1.                         Qualunque merce, ancorché gravata dal premio di liquidità, dovrà avere un prezzo che ne consenta la vendita: insomma le condizioni del mercato devono consentire una sua circolazione nella forma G.-W-G’.: questo è evidente.

5.3.1.1.                    Qualora ciò non si verificasse naturalmente, il denaro non medierà lo scambio, finché il suo produttore, messo in difficoltà, non addivenga a più miti pretese,

5.3.1.2.                    cioè lo costringerà a ridurre la propria fetta della torta fino a consentirci il voluto ricarico[1] oltre alla maggiorazione dei soliti costi commerciali; e tutto ciò avviene in modo automatico, ma non certo consensualmente.

5.3.2.                         Poiché il nostro mezzo di scambio, il tradizionale denaro, è per antonomasia capitale - che non la lascerebbe mai procedere merce priva del suo marchio di fuoco! –

5.3.2.1.                    essa deve procacciarsi condizioni di mercato, spontanee o legali, che le consentano la cattura, di quel tipo di profitto di capitale, in definitiva contro il consumatore, dato che è lui a pagare il tutto;

5.3.2.1.                    invece la sua produzione al produttore appare come contropartita del capitale (cioè un’attività):

5.3.2.2.                    solo successivamente essa ottiene quel prezzo, pagato dal consumatore ed includente quel premio di liquidità, che però non perverrà al produttore, perché il denaro gli estorce tale più o meno significativa parte.

5.3.2.3.                     Ragionieristicamente parlando, la produzione, non ancora assoggettata a profitti, non potrà mai essere contabilizzata come capitale perché – se essa lo fosse – dovrebbe comportarcisi anche nello scambio: ed allora come si potrebbe configurare l’addizionale da premio di liquidità[2]?

5.3.2.4.                    Infatti, nello scambio, due capitali si pareggiano l’uno con l’altro, come ad esempio si paga ed accetta, alla pari e senza premio di liquidità, una rendita agraria ed il denaro per il suo pagamento:

5.3.2.4.1.                nei confronti di un suo simile, nessuna forma di capitale può mettersi a fare Er mejo, mentre contro la produzione il denaro lo è sempre.

5.3.2.5.                    Invece, al consumatore, la merce giustamente appare subito capitale (anche se forse, guardandola meglio, s’accorgerebbe che essa è invece la 'di lui preda').

5.3.3.                         Essendo ogni produttore anche consumatore che, come in precedenza nel baratto, s’aspettava di ricevere il non taglieggiato prodotto altrui, così anche negli odierni scambi il produttore dovrebbe ricevere il pieno prezzo, pagato dal consumatore quale contropartita del suo prodotto.

5.3.4.                         Al produttore, a cui inizialmente la sua produzione si manifesta come contropartita del capitale[3], essa successivamente rivela la sua duplice natura, un po’di ostaggio premuroso, ma anche quella ambigua d’esattrice, per conto del capitalista:

5.3.4.1.                    infatti, nè più nè meno come avviene in una spedizione contrassegno, essa otterrà dal consumatore il premio di liquidità, ma non per chi l’ha generata, ma per il possessore del denaro (mezzo di scambio) -

5.3.4.2.                    sotto il costante ricatto che - qualora lei non lo si soddisfi - egli non consentirà l’arrivo, a suo padre, della rimanenza dei soldi pagati dal consumatore!

5.3.5.                         Quindi, per impedire al capitalista ed al suo devoto famulo d’estorcere il premio di liquidità, a noi sarà sufficiente privarli della possibilità d’impedire lo scambio delle merci!

5.3.5.1.                    Del resto le merci s’aspettano che il denaro consenta loro di scambiarsi gratuitamente, come in precedenza avveniva col baratto, ciò compete loro perché proprio per tale scopo lo Stato coniava gratis, i metalli nobili consegnatigli, ed ora stampa la cartamoneta:

5.3.5.2.                    constatato il fallimento di quella sua intenzione, allo Stato non restava che correre ai ripari: per davvero costringere il danaro a comportarsi come da aspettativa - quella coniatura gratuita andava sostituita con una gravata del 5% annuo di spesa, come ora avviene con l’iceeuro!

5.3.5.1.                    [4]Con esso è stato ancora una volta dimostrato che val più colpo di mazza che non cento "arri ciucio!" e per impedire al denaro di spadroneggiare, in definitiva bastava semplicemente togliergli l’opportunità di farlo, a muso duro e con le cattive maniere!



[1] N.d.t. : a differenza della legislazione europea, che parla ed ipotizza esclusivamente di valore aggiunto, G., invece e giustamente, introduce il concetto di valore sottratto ! Tuttavia si tenga presente che, attualmente, simile forma di vessazione è particolarmente sensibile solo in agricoltura, perché l’ assai miglior capitalizzazione dei produttori industriali, unita alla molto minor deperibilità dei loro prodotti, gli consente di difendersi meglio.

[2] E' veramente inspiegabile che Marx faccia originare il capitalismo da questo scambio commerciale così ridicolmente semplice !

[3] N.d.t. : 'negatives Kapital' = 'capitale negativo'

[4] N.d.t. : la chiusura del capitolo non era certo delle migliori : così ho introdotto io questo comma, per evidenziare le ENORMI responsabilità, in materia, dell' Abominevole. A tale proposito, cioè sul risolutivo e decisivo apporto della volontà di fare o di non fare, tanto per fissare i concetti sorridendo : siamo a Montecassino ed una guida sta illustrando ai turisti le ultime vicissitudini dell' insigne monumento  : "Nel 1943 arrivarono i Tedeschi, uccisero, bruciarono e saccheggiarono e violentarono tutte le suore, eccetto suor Celestina ; dopo di loro vennero i Polacchi, rubarono, saccheggiarono, e violentarono tutte le suore, eccetto suor Celestina ; ancora dopo, i Marocchini, uccisero, rubarono e saccheggiarono, e violentarono non solo le suore ma anche tutti i monaci, eccetto suor Celestina." A questo punto un turista fà : "Mamma mia, per salvarsi pure dai Marocchini, poveretta, chissà che cozza doveva essere ......vecchia, brutta, barbuta, laida, malata ........." La guida risponde : "Al contrario, era giovane, nel fiore degli anni, fresca, bella, appetitosa, pulita, sanissima, un vero babà  ......" Il turista trasecola : "E allora ?!?!" La guida : "Lei…. NON VOLEVA !!!!"