4.7.5. Uno strozzino commenta l’iceeuro

 

SINTESI: straordinarie pagine di verità graffianti in argomento unico!

 

4.7.5.1.                    In ben poche famiglie tedesche si sentiva il bisogno d’un elenco degli oggetti prestati, perchè solo qualche mariuolo non restituiva un ombrello od anche solo un libro prestato; ed anche in tal caso, si tendeva, con la dimenticanza, a giustificare il malfattore.

4.7.5.1.1.                Ma si era prevenuti e moralmente ostili al prestito di denaro, e solo a seguito di una vecchia e ben salda amicizia si sovveniva un conoscente in ristrettezze economiche.

4.7.5.2.                    Che facce imbarazzate - a quei bei tempi! - quando qualcuno cercava d’arpionare denaro, quand’anche fossero stati appena 5 marchi:

4.7.5.2.1.                da parte del marpione come se si dovesse cavare un dente, dall’altra, generalmente un atteggiamento più morale ed integerrimo, come quando ci si rende conto di mettere a rischio il perdurare d’un’amicizia!

4.7.5.2.2.                "- Denaro?! Ma come ti sei ridotto a tanto? Io ti presterei l’ombrello, un fucile da caccia, pure un cavallo da sella, ma il denaro! Come hai potuto? Non vivevi forse nell’agiatezza?"

4.7.5.3.                    Eppure era talmente semplice finire a rotoli! Ristagno economico, disoccupazione, sospensioni dei pagamenti e mille altre cause potevano generarlo, almeno per chiunque non avesse avuto un’ottima condizione patrimoniale.

4.7.5.3.1.              Così chi, in tali circostanze, non avesse offerto le necessarie garanzie e non potesse permettersi una risposta negativa, veniva da me, l’usuraio, ed io facevo il mio affare.

4.7.5.4.                  Ma è finita quella pacchia! Con l'iceeuro il denaro è ormai precipitato allo stesso livello degli ombrelli, e poi adesso si aiutano scambievolmente non solo gli amici, ma addirittura anche i conoscenti, come se il prestito di denaro fosse ora diventato una consuetudine.

4.7.5.4.1.              In realtà, ormai, per via del suo squagliamento, nessuno detiene più molto denaro, perchè tanto esso si muove in un circuito chiuso, con la massima regolarità; e, come sempre avviene, quando non si possono più avere riserve, non se ne sente neanche la mancanza:

4.7.5.4.2.              del resto, subentrando una necessità imprevista, semplicimente ci si rivolge anche solo ad un conoscente, come per richiedergli un ombrello allo scoppiare di un improvviso temporale:

4.7.5.4.3.              tanto gli si fa un favore ed ormai temporale e necessità finanziarie, moralmente, son finiti alla stessa stregua, talchè la richiesta di prestito viene da una parte formulata senza imbarazzo né vergogna, dall’altra accolta quasi con sollievo:

4.7.5.4.4.              in primo luogo perché si è praticamente sicuri di una rapida restituzione, in secondo perchè il concedente ne ricava il vantaggio immediato di non vedersi il denaro squagliare in mano,

4.7.5.4.5.              mentre l’amico gli promette la restituzione della stessa somma, senza alcuna perdita: queste son state le basi di quest’autentica rivoluzione comportamentale,

4.7.5.4.6.              che attualmente ha reso tutti non più così timidi e sospettosi come una volta, ma ben più avventurosi.

4.7.5.5.                  Ai soldi si presta, sì, sempre attenzione, perchè si guadagnano col sudore della fronte, ma giustamente sottovalutandoli sia rispetto al lavoro che – ovviamente – al lavoratore.

4.7.5.5.1.              Perchè l’iceeuro non è più una merce preferibile ad ogni altra, ed anzi il suo possessore l’associa inconsciamente con un rischio di perdita, analogamente al possesso di qualunque altra merce!

4.7.5.6.                  Ma la merce mia non solo era il mio lavoro, ma anche aurea e sonante e - far fuori lei - ha fatto chiudere bottega a me!

4.7.5.6.1.              Né meglio mi va il prestito su pegno, ormai soggetto ad una concorrenza spietata e senza interessi da parte di chiunque detenga denaro, come se esso fosse diventato, in un certo senso, peggiore del bene impegnato.

4.7.5.6.2.              Se qualcuno abbia bisogno, in fretta, di 10 marchi, non gli è più necessario nascondere il proprio imbarazzo, strisciando, per vie secondarie, fino al Monte di Pietà.

4.7.5.6.3.              Trova qualcuno provvistone, e gli consente d’anticipargli denaro su pegno di una qualunque merce di pari valore, e che verrà sempre preferita al denaro in contanti.

4.7.5.6.4.              Perchè il denaro è diventato merce, e la merce denaro, allo stesso identico modo, ormai essendo entrambi ugualmente deperibili.

4.7.5.6.5.              Tutte le cose erano state sempre transitorie in questa terrestre valle di lacrime ed alla detenzione di merci era stata quindi da sempre associata una perdita, che però ora subisce anche il denaro; non c’è quindi assolutamente più motivo di preferirlo alle merci;

4.7.5.6.6.              e - qual merce acquistabile con quel denaro-mascalzone - ciò ha comportato anche una grande rivalutazione della maestria lavorativa, mai come ora richiesta ed apprezzata.

4.7.5.7.                  Anche se temo davvero che lo strozzinaggio sia finito........ non voglio certo arrendermi, senza combattere, a questo ben triste fato: così ho intenzione di citare lo Stato per danni materiali e morali!

4.7.5.7.1.              Il denaro era una volta una pubblica istituzione, ben diversamente da oggi; ed io ricordo, con le lagrime agli occhi, quei bei tempi andati, quando praticamente mi potevo considerare alla stregua di un pubblico ufficiale!

4.7.5.7.2.               Mentre ora invece l’Abominevole, con questa rivoluzione monetaria - quindi attraverso un intervento subdolo e violento - ha distrutto la mia attività, togliendomi il pane quotidiano: è quindi evidente il fumus boni juris[1] del danno.

4.7.5.7.3.              Introducendo il dazio sui cereali – secondo gli aggravati agrari indispensabile necessità primaria dell’economia agricola - li si è bene aiutati!

4.7.5.7.4.              Ed é forse chi affama - facendo mancare il pane - più onesto e rispettabile di chi ottenga lo stesso risultato, ma col denaro?

4.7.5.7.5.              ......... perché allora l’Abominevole non dovrebbe provvedere anche a me, ormai ridotto sul lastrico?

4.7.5.8.                  In definitiva, tu, signor Conte, non eri meno strozzino di me, il Giudeo: anzi - a dirla franca - i più ritengono che tu sia stato ancor più sporco, porco ed avido di quanto non lo sia stato io!

4.7.5.8.1.              Infatti che cambiava spennando l’agricoltore con l'affitto del suolo invece che col prestito del denaro? ……. perfino lo schema dimensionale era analogo,

4.7.5.8.2.              perchè lo strozzino semantico e quello allegorico[2], cioè l’agrario, pretendevano entrambi così tanto da non lasciare al prossimo praticamente niente…….;

4.7.5.8.3.              al primo spettava - e con tanto di riconoscimento legale - un gravame sulla terra, esattamente come al secondo sul denaro;

4.7.5.8.4.              denaro e suolo, quello con gli interessi e questo con la rendita, ma erano analoghi ed identici strumenti d’oppressione e da questa morsa sembrava non esserci via di scampo.

4.7.5.8.5.              Ma se non bastassero le succitate osservazioni, posso rafforzarle in modo incontestabile: solo il sano attaccamento alla tradizione familiare mi impediva di convertire il mio denaro in terra, per sottomettere non più col contante, ma con la fattoria!

4.7.5.8.6.              E tutto ciò era all’origine di quella specie di solidarietà cameratesca che faceva sì che l’affamatore terraiolo procacciasse lavoro al collega monetario:

4.7.5.8.7.              producendogli, insomma, le prime condizioni di necessità, a cui ben altre sarebbero seguite, e così diventando da sempre il miglior procacciatore d’affari dell’altro……….

4.7.5.8.8.              ……talchè, proseguendo nella tua protezione, Conte, l’Abominevole non si sarebbe ora ritrovato con quel nostro bisogno di tutela, attualmente invece inevitabile!

4.7.5.9.                  Così, nel mio piccolo, io mi richiamerò al dazio sui cereali, ed allora certamente, presso qualunque Stato di diritto, non sarà lasciato cadere inascoltato il disperato grido di bisogno dell’usuraio!



[1] N.d.t. : terminologia legale latina = ‘apparenza (impressione) di buon diritto’

[2] N.d.t. : per la comprensione : semantico significa nel senso letterale e proprio del termine, mentre allegorico significa in quello figurato.