4.7.2. Un cassiere.

 

SINTESI: non necessaria, argomento unico.

 

4.7.2.1.                    Con l’introduzione dell’iceeuro noi cassieri ricevevamo generali condoglianze con previsioni di terribile aggravio di lavoro ed insostenibili, regolari e pesanti ammanchi di cassa ed altri simili spauracchi!

4.7.2.1.1.                Che mi consta in prima persona? …..che per carenza di lavoro c’è stato ridotto l’orario da dieci a sei ore, mentre contemporaneamente, poco a poco, è stato ridotto anche il numero dei funzionari:

4.7.2.1.2.                i più anziani hanno ricevuto il trattamento di quiescenza, alcuni dei più giovani invece son stati congedati; ma si trattava di una penosa necessità perchè la maggior parte degli Istituti ed anche numerosi sportelli son stati chiusi[1].

4.7.2.2.                    Si doveva prevedere uno sviluppo del genere, ma non lo si volle credere! Eppure il pronto contro termine e gli assegni, questi nostri procacciatori del pane quotidiano, sono completamente scomparsi!

4.7.2.3.                    Dopo l’introduzione della riforma, il nuovo denaro ha triplicato la sua velocita, costringendo a ridurre l’emissione ad un terzo del volume precedente mentre i depositi bancari si sono ridotti all’1 %.

4.7.2.3.1.                Perché il denaro rimane sempre in circolo, sul mercato, nelle mani dei compratori, dei commercianti, degl’imprenditori e, procedendo così, di mano in mano, non ha più il tempo di raccogliersi nelle banche.

4.7.2.3.2.                Ha cessato di rappresentare quel bene-rifugio, in cui il produttore riprende fiato, dopo la fatica della vendita delle sue merci, rilassandosi un poco prima di sovvenirsi dei suoi personali doveri nei confronti dell’economia e della circolazione!

4.7.2.3.3.                Semmai quest’incarico è adesso svolto dalla merce stessa, raramente la propria, più spesso quella altrui;

4.7.2.3.4.                perchè - esattamente come precedentemente accadeva per le merci - il denaro stimola il suo possessore a mettersi in caccia, finchè non abbia trovato l’uomo che ne ha bisogno.

4.7.2.4.                    Qual’era infatti l’etimologia di banca e banchiere? Dai banchi, su cui i possessori di denaro si intrattenevano pigramente, mentre i possessori di merce correvano, impazienti ed infaticabili!

4.7.2.4.1.                Ma, ora, con l’iceeuro, la situazione si è ribaltata, il commerciante attende comodamente mentre chi si preoccupa è il possessore di denaro!…..e con un denaro così negativamente attivizzato ognuno si sbriga a pagare, nessuno ha più bisogno di cambiali, completamente scacciate dal pagamento contanti.

4.7.2.4.2.                Sostituiti dalla regolarità della circolazione, dal fatto che l’acqua corrente ha preso il posto del recipiente fisso, della cisterna, si son enormemente ridotti anche quei depositi,

4.7.2.4.3.                che precedentemente avevano messo in uso la più grande fesseria del secolo, cioè l’assegno bancario. Sì, in effetti - e lo dice proprio un cassiere - non s’era mai vista un’assurdità del genere [2]!

4.7.2.4.3.1.           E’il denaro che è fatto per pagare e quello d’oro era già un mezzo di pagamento sufficientemente comodo; perché non si sarebbe dovuto usarlo a tale scopo?

4.7.2.4.3.2.           Perché consentire all’assegno di sostituirlo, se bastava pienamente per tutte le necessità, dato che, almeno questo, glielo si era già riconosciuto?

4.7.2.4.3.3.           Paragonato ai contanti l’assegno è un mezzo di pagamento straordinariamente ridicolo e complicato, sottoposto all’incertezza della giacenza, col pagamento localizzato magari in luogo scomodo e la cui sicurezza dipendeva totalmente dalla solidità della banca e dalla correttezza del traente:

4.7.2.4.3.4.           e tutto ciò veniva considerato progresso, mentre ci si augurava che, come già avviene in Inghilterra, presto si sarebbe potuta pagare con un assegno persino la carrozza! ....sai gioia per il povero cocchiere!

4.7.2.5.                    Il contante, quello sì che era un bel mezzo di pagamento, almeno dal punto di vista di chi lo riceve, perché spendibile in ogni negozio, in ogni osteria, e senza formalismi nè con luogo di pagamento vincolato, ed a copertura garantita.

4.7.2.5.1.                Pensando d’aver raggiunto il non plus ultra e la perfezione, fummo così orgogliosi del nostro denaro, bello e dorato,!....e ne fummo talmente accecati da non accorgerci della profonda contraddizione di farlo affiancare dagli assegni ........

4.7.2.5.2.                In realtà l’oro era, per gli usi comuni, troppo bello e troppo buono, così tanto da indurci a cercargli un surrogato, cioè appunto l’assegno: come quando ci si trova ad affrontare la pioggia con un cappotto vecchio ed un ombrello nuovo, talchè, invece d’aprire l’ombrello lo si protegge sotto il cappotto!!

4.7.2.6.                    Così, su noi cassieri gravava una enorme piramide rovesciata d’assegni, che ci schiacciava, dovendone verificare la correttezza, annotandoli sulla scheda in interminabile serie, ed aggiornando il saldo:

4.7.2.6.1.                un lavoro davvero orribile ed estenuante, al cui confronto il conteggio del denaro è solo uno scherzo, perchè monete o banconote – essendo tutte dello stesso importo - almeno possono essere contate rilassatamente;

4.7.2.6.2.                invece gli assegni devono esser prima di tutto divisi per banca trassata, onde addebitarglieli; e qui finiva il lavoro nostro ma incominciava quello dei nostri colleghi, che dovevano registrarli sul conto di ogni singolo traente;

4.7.2.6.3.                salvo poi riregistrarli periodicamente nell’estratto conto (in pratica come minimo venivano registrati tre volte!) e poi quell’estenuante calcolo degli interessi, fatto ancora senza calcolatrici!

4.7.2.6.4.                Il peso della moneta d’oro, sommato all’irregolarità della circolazione monetaria avevano introdotto la consuetudine degli assegni e questi l’estratto conto bancario…….e tutto questo veniva chiamato progresso:

4.7.2.6.5.                con inaudita sfacciataggine si prospettava come geniale pensata quello che era solo una sgradevole necessità!

4.7.2.7.                    E, come se non bastassero gli assegni, quei pesanti sacchi con oro, argento, rame, nichel, e per giunta la cartamoneta!....... undici tipi di monete differenti:

4.7.2.7.1.                1, 2, 5, 10, 20 marchi, 1, 2, 5, l0, 20, 50 Pf.! solo per gli spiccioli inferiori al marco ben sei monete di 3 metalli differenti! 11 tipi di monete, 10 banconote differenti e centinaia e centinaia d’assegni!

4.7.2.7.2.                Ora almeno, con l’iceeuro ne ho 4 tipi solamente, tutti leggeri come una piuma, puliti, assai più spesso di prima addirittura nuovi: prima, ogni chiusura di cassa m’impegnava per un’ora, adesso solo per pochi minuti.

4.7.2.8.                    Si mi domanda come faccio a tener conto della perdita da squagliamento monetario, ma ciò è semplicissimo: alle sedici del sabato chiudo i conti della mia cassa, calcolo l’emorragia da squagliamento,

4.7.2.8.1.                dopo di che il lunedì mattina riapro il conto con la disponibilità di denaro per la settimana successiva, registrando la perdita come una qualunque altra sopravvenienza passiva.

4.7.2.8.2.                Nelle banche private è stato aperto un apposito capitolo di spesa, nel sottosettore spese aggiuntive di gestione, ed avente come contropartita una corrispondente riduzione dei depositi bancari;

4.7.2.8.3.                invece, nelle casse pubbliche, tale perdita esiste solo nominalmente, poiché l’emorragia da squagliamento monetario in realtà va totalmente a beneficio dello Stato.

4.7.2.9.                    Dal punto di vista della tecnica bancaria, non son riuscito a trovare nell’iceeuro niente di veramente svantaggioso, e la prova migliore, di ciò, consiste nel fatto che nove cassieri su dieci son diventati superflui:

4.7.2.9.1.                [3]fusse che fusse realmente una buona pensata ed un reale miglioramento tecnologico?



[1] N.d.t. : abbiamo vito nei commi 4.1.5.i e 4.1.6.i. che nel 1960, nel mio 'Saggio su una moneta di ghiaccio', ero autonomamente arrivato ad analoghi timori, perchè  l' icemoney avrebbe potuto risolversi in un boomerang per il sistema bancario privato, o, alternativamente, in un ulteriore aumento, un appesantimento del tasso di sconto, invece di quella - da me auspicata - sua diminuzione, per cui l' avevo, in definitiva schematizzata : la medicina avrebbe finito coll'essere più amara e dannosa della malattia ! G. invece - che inspiegabilmente odiava l' Istituto bancario - sembra invece compiacersi delle sue difficoltà.

[2] N.d.t. : è nota la, del tutto ingiusta, idiosincrasia di G. per gli assegni oltre che per l' istituto bancario ; il primo è invece terribilmente comodo, mentre è addirittura  INDISPENSABILE la funzione del secondo non solo per la rimessa in circolazione dei depositi, ma soprattutto per il finanziamento di quelle iniziative economiche il cui importo esuli quello della usuale disponibilità del privato : certamente senza le banche ed i loro prestiti non sarebbe esistita la maggior parte dell' imprenditoria sana (tra cui quella fatta dal sottoscritto), ma solo quella 'malata',  tutta messa su o sovvenzionata dall' abominevole Stato socialborghese.

[3] N.d.t. : testo tedesco decisamente infelice ed ho cercato di ravvivarlo, anche a costo d' usare il 'viterbese'  !; 'Eine Maschine, die die Arbeiter überflüssig macht, muß doch gut arbeiten?'  traduzione letterale 'Una macchina, che fà inutile il lavoro, non deve certo lavorare bene ?'