4.7.16.                       Un teorico dei salari[1].

 

SINTESI: non necessaria per la brevità del capitolo.

 

4.7.16.1.                 Da quando ferrovia, navigazione a vapore e la libertà di traffici hanno messo a libera disposizione dei lavoratori vastissime estensioni di suolo tra i più fertili in America, Asia, Africa, Australia,

4.7.16.1.1.             in concomitanza con lo sviluppo del credito personale che - sotto la tutela delle leggi commerciali e favorendo il sorgere ed il progredire della società moderna - mise a disposizione delle classi produttive ingenti capitali,

4.7.16.1.2.             vennero a mancare le principali premesse di contestazione violenta della negativissima disposizione dell’eterno minimo salariale.

4.7.16.2.                 Il lavoratore infatti non ebbe più bisogno di sottomettersi, ciecamente ed incondizionatamente, al proprietario terriero, potendosi liberare da quelle schiavistiche catene - anche se con rammarico e sofferenza e scuotendosi via dalle scarpe l’amaro fango della patria -:

4.7.16.2.1.             il monopolio della terra, la servitù della gleba era ormai definitivamente finita; milioni di lavoratori si affrancarono, emigrando e così costringendo i proprietari terrieri a finalmente trattare anche i restanti da uomini liberi.

4.7.16.2.2.             In pratica fu quindi la possibilità d’emigrazione a render tutti liberi!

4.7.16.3.                 Dovendo quantificare la legge dell’eterno minimo salariale, non avrei potuto ignorare i recenti dati, perchè poco prima Moleschott e Liebig avevavo calcolato rispettivamente in nemmeno mezzo litro di olio di pesce, le prime, e 4 kg. di fave, i secondi,

4.7.16.3.1.             la razione giornaliera di proteine e carboidrati, necessari per la sopravvivenza e la riproduzione di un adulto, sottoposto a ben dodici ore di lavoro pesante,; queste materie prime, sul comune mercato, ammontavano complessivamente ad appena 17 pfennige!

4.7.16.3.2.             Aggiunti ancora 3 pfennige per qualche ciotola di patate, vestiti, valore locativo e bisogni religiosi, si arrivava ad un massimo di 20 pfennige giornalieri ed il salario non avrebbe dovuto superare questo eterno limite.

4.7.16.4.                 [2]Invece, come tutti gli zotici, privi del senso del limite, se ne fregò, affrettandosi a scavalcarli, così di fatto vanificando l’eterna legge del salario!

 

4.7.16.4.1.             [3]A questo punto mi vidi costretto a pararmi le chiappe, diplomaticamente riformulandola in questo senso: il salario corrisponda al minimo necessario per la sopravvivenza e la riproduzione, in base allo standard culturale del lavoratore ed alla consuetudine del minimo esistenziale.

4.7.16.4.2.             [4] Tanto un’asserzione del genere era proteiforme, potendo significare tutto ma anche il contrario di tutto.

4.7.16.4.3.             E poi come e di quale cultura sarebbe entrata in possesso una classe operaia alimentata a base di fave [5]?

4.7.16.4.4.             [6]Del resto finchè fosse stata fatta buona sorveglianza, non sarebbero certo mancati i mezzi per rimettere il morso a quella canaglia, anche senza tener conto che [7]c’era sempre pronta la pezza a colore,

4.7.16.4.5.             perchè cos’è la cultura e cosa il minimo di sopravvivenza dato che, olio di pesce e fave costituivano addirittura cibo festivo, appunto quello della notte di Natale, per il tessitore dell’'Eulengebirge’[8]?

4.7.16.5.                 Molti, come i naturalisti, cinici ecc.ra sostengono che la mancanza di bisogni è direttamente proporzionale alla superiorità morale,

4.7.16.5.1.             per cui un minimo salariale, esprimente tutto il diffuso progresso socio-economico della classe operaia, in caso d’incremento culturale dovrebbe tendere a ridurre i beni materiali!

 

4.7.16.5.2.             Conseguentemente non mi si venga a dire che quegli atletici montanari dell’Eulengebirge sian meno civilizzati di quei panzoni cittadini, che incominciano il giorno con 'la fojetta[9] mattutina’ed han più sembianze di lustri maiali, che non di esseri umani:

4.7.16.5.3.             vogliamo forse che il salario cresca col numero delle fojette e con la quantità del tabacco consumati?!

4.7.16.5.4.             Tant’è vero che, nel parlamento prussiano e relativamente ai minatori della zona della Ruhr, il ministro del commercio Möller fornì i seguenti dati salariali medi-giornalieri:

 

Anno 1904, d.m.al dì

ANNO

D.m.

al dì

Variazione %

3.91

1900

4.80

-22.76%

3.91

1901

4.07

-4.09%

3.91

1902

3.82

+2.3%

3.91

1903

3.88

+0.76%

 

4.7.16.5.5.             [10]Insomma, nell’arco di quattro anni, a furia di progresso sociale si era ricondotta la classe operaia da consuetudini selvagge ad una salutare astinenza, rendendo così possibili riduzioni salariali intorno al 25%! [11]?

4.7.16.5.6.             E dato che i ‘sobri’ sopravvivono con meno denaro ma ben più lungamente vi sarebbero davvero eccellenti motivi sociali per ulteriormente ridurre proprio tutti quei già minimi salari, onde appunto promuovere l’umile cultura dell’astinenza!

4.7.16.6.                 In merito a sì sane abitudini i detentori del potere ed i politici però parlano bene ma poi razzolano male!

4.7.16.6.1.             Ancorchè, con una promozione della sobrietà - pervenendo con la massima rapidità alla proibizione della produzione e vendita delle bevande inebrianti - sarebbe stato sicuramente possibile ulteriormente diminuire il salario a favore dei redditi non guadagnati,

 

4.7.16.6.2.             chi detiene il potere pensa invece "Dio ci salvi dalla sobrietà, perchè senza droghe [12] nessun popolo si lascia governare [13]!"

4.7.16.6.3.             In breve, per l’evoluzione umana, non ci si deve aspettare niente di positivo nè dalla 'cultura del minimo esistenziale', nè da una legge dei minimi salariali, nè da altre disposizioni del genere lesive delle necessità esistenziali.

4.7.16.6.4.             E, se quegli stessi aumenti che la classe operaia ritiene ormai di essersi conquistata sul campo di battaglia, le verranno domani disinvoltamente sottratti, alla prima situazione sfavorevole (congiuntura);

4.7.16.6.5.             sarebbe meglio che, in condizioni di perfetta reciprocità rapportate alle condizioni di mercato, da una parte consentire senza lotta diminuzioni salariali, però, dall’altra, anche aumenti,

4.7.16.6.6.             entrambi con automatismi constatativi, come avviene ai contadini per l’aumento del prezzo del frumento, non appena dall’America son comunicate previsioni di cattivo raccolto.

4.7.16.7.                 Salario! ma cos’è esattamente il salario?......semplicemente il prezzo che l’acquirente (sia imprenditore, che commerciante, o fabbricante) paga al materiale esecutore (operaio) per le merci da lui approntate, previa depurazione delle eventuali rendite fondiarie e degli altri profitti di capitale:

4.7.16.7.1.             esso cioè è una funzione dipendente da queste due voci, (proventomerce - rendite fondiarie - profitti da capitale = salari), e non è data nessun’altra formulazione possibile.

4.7.16.7.2.             Talchè il concetto di salario, nell’economia nazionale, è superfluo, essendo talmente identificabile col prezzo, che sapendo questo si ricava quello[14]: e molto l’iceeuro mi ha aiutato a raggiungere questa consapevolezza, da una parte facendomi cadere i paraocchi del valore[15],

4.7.16.7.3.             dall’altra con la sua semplice esistenza, che costituisce una vivente e definitiva confutazione di tutte le sedicenti teorie del valore e su quel concetto di valore in genere,

4.7.16.7.3.1.        basandosi sul quale, nelle ricerche economiche si perveniva ad un concetto di lavoro non certo univoco ma variabile e quindi inutilizzabile.

4.7.16.8.                 Cos’è, invece, il lavoro[16]? Esso non può essere stimato nè dai soli movimenti del braccio nè solo dalla sua stanchezza, ma dal loro risultato finale, [17]perchè altrimenti James Watt si rivolterebbe nella tomba, producendo con ciò più energia di tutti i cavalli del mondo!

4.7.16.8.1.             Non è pertanto il lavoro, ma la sua commercializzazione a fornire il prezzo del suo risultato (il prodotto) come chiaramente dimostrato dal cosiddetto lavoro a cottimo, e quindi a buon diritto potremmo definirlo tutto salario di lavoro convenuto a cottimo.

4.7.16.8.2.             Infatti merci si comprano e merci si barattano; insomma tutta l’economia nazionale si risolve in una serie di transazioni, in cui i concetti salario, valore, lavoro vengono a dissolversi come, perfettamente inutili, ed incolori [18]variazioni sul tema di merce e scambio.

 



[1] N.d.t. : Esperto conoscitore degli incerti e non ben definiti sentieri, che fiancheggiano la logica - ma senza volerla scomodare -il nostro volpone (un funzionario governativo evidentemente locale) non solo parla un tedescaccio dialettale, ma ambiguo, fumoso ed ironico, talchè alcuni passi non son chiari,  perchè non sai mai dove finisca l' ironia ed incominci la seriosità ! Ho molto interpretato e mi consolo solo pensando che la traduzione inglese e spagnola sono ancora meno chiare, malgrado quella spagnola sia opera di G. figlio !!

[2] N.d.t : 'Trotzdem ist der Lohn darüber hinausgestiegen; folglich ist es nichts mit dem Gesetze des ehernen Lohnes. 'Benché il salario sia ugualmente aumentato sopra ciò (tali valori) ; conseguentemente non è (più) con la legge del salario di bronzo.' Si noti che il Tedesco, evidentemente non dimentico dell' oraziano 'Aexegi monumentum aere perenni' (*) usa costantemente l' aggettivo 'bronzeo' nel senso italiano di 'immutabile, durevole, perenne'. (*) latino = 'Innalzai un monumento di bronzo eterno...'

[3]N.d.t. : 'Nun suchte ich mir aus der Verlegenheit zu helfen, indem ich sagte : ' = 'Allora cercai di trarmi fuori dalla difficoltà, nel mentre io dissi :'

[4] N.d.t. : 'Aber diese Redensart klang doch allzu hohl, und ich kam damit nicht weit.' = 'Tanto questo modo di dire suonava troppo cavo (vago), e con esso io giungevo non lontano.'

[5] N.d.t. : ‘fava’, in tedesco, si dice ‘Saubohne’ termine composto da Sau=scrofa (per quei cittadini, che non si siano mai infangati gli stivali,  trattasi della femmina del maiale), e bohne= 'fagiolo, chicco' ; in italiano si perde il senso dispregiativo attribuito dal tedesco a tale, peraltro sanissimo e gustoso, legume ; tuttavia meglio avrebbe fatto Liebig, eccelso studioso ma non certo dimostratosi nè un buon politico nè un buon diplomatico, fornendo la razione alimentare in cereali, anche se magari più costosi, ma da sempre destinati all' alimentazione umana, così evitando lo sgomento, la prostrazione ed il risentimento di una classe operaia vistasi  'porchizzata' ; a nome dei compagni tedeschi dico io : "A Liebig ?! ...i 'fagioli da scrofa' dalli a tua moglie ed a tua sorella  ed a noialtri le pagnotte !!" Jacob Molenschott (1822-1893), biologo e chimico olandese, attivo in Heidelberg, Zurigo e Torino, amico di Liebog ; Justus von Liebig (1803-1873), notissimo scienziato chimico-biologo ed alimentarista, formulatore, nel 1840, della famosa Legge del minimo, ovverosia "La crescita degli organismi viventi è limitata a quella consentita dall' elemento di cui si dispone la quantità più ridotta." Dotato di grandissima intuizione e di una straordinaria capacità sperimentale, avviò anche in Uruguay la produzione di concentrati di carne (estratto appunto chiamato Liebig) e di dadi, per fornire agli Europei - che ne erano allora molto carenti -  proteine a basso prezzo ; sostenitore accanito della somministrazione ai bambini di quello schifoso 'olio di fegato di merluzzo' che le brave mamme tedesche anche nel ventesimo secolo rifilavano ai loro disgustati pargoli, tra cui al sottoscritto !

[6] N.d.t. : 'Wie konnte der Schlingel aus dem Stalle ausbrechen? An Wächtern fehlte es doch nicht.' = 'Come potrebbe la canaglia scappare dalla stalla ? Non si sarebbe certo fatta mancare la guardiania.'

[7] N.d.t. : 'Übrigens, was ist Kultur, was ist das Mindestmaß für den Lebensunterhalt?' = 'Inoltre cos' è la cultura e cosa il minimo di sopravvivenza ? 

[8] N.d.t. : Vedi nota 11 al comma 4.7.14.3.3.1.4.

[9] N.d.t. : dialetto romanesco = ‘quartino di vino’ mentre i  ’Frühschoppen’ originari, anch’ essi dialettali, son di birra.

[10] N.d.t. : 'Die Löhne waren also im Zeitraum von 3 Jahren um 25% gefallen! Waren nun die Bedürfnisse der Arbeiter in so kurzer Zeit auch um 25% gefallen? (1) Oder sind vielleicht die Arbeiter der Barbarei der "Abstinenz" verfallen? Die Enthaltsamen kommen ja mit weniger Geld aus, und das wäre ja ein vortrefflicher Grund, um den Mindestlohn noch weiter auf den niedrigeren Kulturzustand der Abstinenz herabzusetzen.' = 'Nello spazio di tre anni gli stipendi erano scesi del 25% ! Eran forse anche le necessità del lavoratore in così breve tempo scese del 25% ? O  forse i lavoratori hanno abbandonato la barbarie per l' astinenza ? La sobrietà certo sbarca il lunario con meno denaro e ciò sarebbe già un' eccellente ragione per minimizzare ulteriormente il salario (per render necessario il) verso il minimo livello culturale dell' astinenza.

[11] Noi qui diamo per scontato, che il salario di fatto (salario reale) abbia partecipato alle oscillazioni della sua forma  monetaria. In caso contrario  si dovrebbe spiegare la cosiddetta bancarotta della "valuta dell' impero tedesco".

[12] N.d.t. : forzo così, ma ritengo con rispetto del pensiero di G., la traduzione di ‘berauschende Getränke’, letteralmente solo ‘bevande inebrianti’ ; d’ altra parte ho sempre condiviso l’ opinione che fosse lo Stato, a mezzo dei servizi segreti e degli altri suoi servi sciocchi mafia, camorra, andrangheta ecc.ra, a diffondere eroina, cocaina ecc.ra, per distruggere e confondere quella nostra (della mia generazione) contestazione giovanile che, sul finire degli anni 60, lo aveva veramente fatto tremare : invece il drogato purtroppo concentra tutta la sua energia nel reperimento di quella merda, diventando totalmente insensibile ai problemi sociali, perso sia per essi che per la causa dell’ evoluzione, della lotta continua .......  'più di ieri, meno di domani, all' abominevole Stato socialborghese lotta continua sempre sarà !'.

[13] Nuova  PIETRA  MILIARE  nella storia dell' umanità !! Addì 15 settembre 1918 d. C., Wilson ha proibito la detenzione, il commercio e l' importazione di tutte le bevande alcoliche. Che la Sua volontà, già verificatasi negli Stati Uniti, possa avvenire dappertutto !!

[14] Nell' ultima parte del libro, "la teoria dei profitti di capitale" io dimostrerò, come del resto già universalmente riconosciuto, che i proprietari dei mezzi di produzione  (fabbricanti) sono semplicemente prestatori su pegno.

[15] N.d.t. : sornionamente, ma si spara alzo zero su Marx, principale esponente della ‘teoria del valore’

[16] N.d.t. : secondo l’ infrarichiamato Watt e la fisica, il lavoro (unità di misura appunto il watt) è il prodotto di una forza (unità di misura il newton, a cui si allude con ‘stanchezza del braccio’) per uno spostamento (unità di misura il metro, a cui si allude con ‘i movimenti del braccio’) ; vedi anche nota seguente.

[17] N.d.t. : 'James Watt arbeitet jetzt im Grabe noch mehr als sämtliche Pferde der Welt.' = 'James Watt (*) lavora ora nella tomba ancor più che tutti i cavalli della terra.' ; il comma è oscuro e, se ci fosse stato 'aus dem' invece di 'im (= in dem)', sarei stato propenso ad interpretarlo 'tutt'ora, dalla tomba. (la geniale invenzione di) James Watt produce più energia di tutti i cavalli della terra.' (*) Watt (1736-1819 ), ottimo attrezzista meccanico scozzese, giovandosi di torni un po' più perfezionati e, soprattutto, realizzando un regolatore di pressione ad energia cinetica, tuttora in uso solo con lievissime modifiche, realizzò le prime macchine termiche funzionanti secondo il ciclo schematizzato da Carnot (caldaia+refrigeratore), perfezionandone altre assai più primitive e più simili alla macchina di Erone od alla pentola di Papin. Intuì anche la possibilità di eliminare il refrigeratore, scaricando - a mezzo di valvole  e di preventiva camera di regolazione - il vapore nell' atmosfera, non appena finita l' espansione, ma poi il motore, costituito da questo cilindro a doppio effetto, sarebbe stato realizzato da G. Stephenson (1781-1848), altro formidabile tornitore ed attrezzista meccanico, nonchè primo costruttore mondiale di locomotiva ferroviaria ; vedi anche la nota precedente..

[18] N.d.t. : 'Umschreibungen', letteralmente 'rielaborazioni (oppure sinonimi o perifrasi)'