4.7. Cosa penseranno dell’iceeuro:

 

4.7.1 Un commerciante. [1]

 

SINTESI: 4.7.1.1.i: Il precedente 'difficile distacco’dalla moneta; 4.7.1.2.i: Il fenomeno della tesaurizzazione in merce; 4.7.1.3.i: Come son cambiate le attività commerciali; 4.7.1.4.i: Come son cambiati i commercianti; 4.7.1.5.i: Una nuova filosofia commerciale.

 

 

4.7.1.1. IL PRECEDENTE 'DIFFICILE DISTACCO’DALLA MONETA.

 

4.7.1.1.1.                All’iceeuro devo senz’altro un aumento del giro d’affari tutt’altro che irrilevante! Inoltre, a differenza di prima e con la sicurezza di ricevere identico trattamento, i miei clienti ora preferiscono pagare in contanti.

4.7.1.1.2.                E’anche fortunatamente sparito buona parte del frazionamento delle confezioni originali e quella demoralizzante vendita al minuto ed alla minima quantità possibile, fatta a colpi di centesimi!

4.7.1.1.2.1.           Perché una volta i clienti avevano il difficile distacco dalla moneta, vuoi perchè questa non gli metteva fretta, vuoi perchè gli fruttava interessi nel deposito bancario,

4.7.1.1.2.2.           vuoi perchè, dentro casa, era ben più piacevole (oltre che infinitamente meno ingombrante) delle merci, vuoi perchè nessuno poteva esser certo se e quando il denaro, una volta uscito, sarebbe, altrettanto rapidamente, ritornato:

4.7.1.1.2.3.           la circolazione monetaria era così irregolare, gli incassi contanti così incerti, che chiunque non potesse fare affidamento su un pagamento sistematico, deteneva volentieri una provvista casalinga di denaro,

4.7.1.1.2.4.           ottenendola comprando solo lo stretto indispensabile per il consumo immediato, ma, anche in tal caso, spesso solo dove si faceva credito e facendoselo mettere in conto…… invece di un chilo si comprava un grammo, invece di un sacco un chilo.

4.7.1.1.3.                Così nessuno neanche si sognava di detenere provviste, nessun progettista progettava più il vano-dispensa: l’unica provvista a cui si teneva era esclusivamente quella di denaro;

4.7.1.1.3.1.           con la conseguenza che nelle nuove costruzioni ora spesso si ritrovavano spazi diversamente finalizzati, come la camera oscura, lo stanzino dei tappeti, il deposito bagagli ecc.ra, mentre era invece sparita la classica dispensa.

4.7.1.1.4.                Adesso la musica sta cambiando perché lo squagliamento del denaro ricorda ininterrottamente al suo possessore i suoi doveri di pagatore, tanto che ognuno cerca di pagare regolarmente, dato che, a sua volta, così viene pagato.

4.7.1.1.5.                La circolazione monetaria, ormai sotto costrizione e che quindi già si smuoverebbe per conto suo, è perciò ancor di più un flusso continuo e regolare, che – a differenza di quanto avveniva precedentemente - non si ferma più alla minima chiacchiera, provocando uno smercio altrettanto regolare;

4.7.1.1.5.1.           e poiché ognuno paga volentieri ed al più presto possibile per evitare lo squagliamento, così anche gli incassi si sono regolarizzati, ormai ci si può contare giornalmente,

4.7.1.1.5.2.           rendendo inutili le provviste di denaro - ammesso che fossero ancora possibili, dato che, con l’attuale iceeuro, a poco a poco si volatilizzerebbero da sole.

 

4.7.1.2                IL FENOMENO DELLA TESAURIZZAZIONE IN MERCE.

 

4.7.1.2.1.                Invece che in denaro, ora si preferisce tesaurizzare in provviste, si ha in merci quella riserva che ieri si teneva in denaro, come anche, per le stesse ragioni, ora il pagamento contanti ha sostituito la messa a conto.

4.7.1.2.1.1.           Così, invece che al minuto ora le merci son quasi sempre trattate addirittura nella confezione originale: invece di un litro un botte, invece di un metro una pezza, invece di un chilo un sacco.

4.7.1.2.1.2.           Chi avrebbe mai pensato che noi bottegai - che stavamo sempre con una scarpa ed una ciavatta - ci saremmo mai ritrovati in questa favorevolissima situazione!

 

4.7.1.3. COME SON CAMBIATE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI

 

4.7.1.3.1.                Per fortuna io mi son reso rapidamente conto, di nuovo corso favorevole, adeguandoci rapidamente la gestione e così il mio giro d’affari sta oltrepassando le più rosee aspettative:

4.7.1.3.1.1.           al posto di prezzi al dettaglio ora applico prezzi da commercio all’ingrosso, ulteriormente ampliando la mia già larga e soddisfatta clientela.

4.7.1.3.1.2.           Invece molti altri commercianti, che non hanno saputo adeguarsi, hanno dovuto chiudere i loro negozi: dove in precedenza ve n’erano dieci, adesso ve n’è uno solo, ma ovviamente con giro d’affari decuplicato, anche se il lavoro si mantiene entro limiti tollerabili.

4.7.1.3.1.3.           La prima conseguenza di tutti questi negozi sfitti e da riconvertire ad abitazione, è stata una riduzione degli affitti di un 10%; questi minori costi e le vendite decuplicate hanno invogliato noi commercianti a ridurre i prezzi, adattandoci ad un minor guadagno, peraltro pienamente giustificato dalla situazione.

4.7.1.3.2.                Inoltre – non essendo più la superficie del mio negozio sufficiente ad un simile incremento di vendite - mi sono anche accordato, con parecchi clienti abituali, per inviargli regolari forniture direttamente dal produttore, a mezzo ferrovia:

4.7.1.3.2.1.           così una parte del mio commercio si è trasformata in una specie di semplice rappresentanza e su tutto ciò che facciò consegnare in confezione originale e con pagamento alla consegna,

4.7.1.3.2.2.           invece del ricarico medio del 25% applico solo un diritto di commissione dell’1%, tanto, senza contabilità, senza carico e scarico, senza rischio, posso pure darci questo taglio!

 

4.7.1.4. COME SONO CAMBIATI I COMMERCIANTI.

 

4.7.1.4.1.                Ben da compatire sono invece quei miei colleghi, che han dovuto chiudere, anche in considerazione che, alla loro età, difficilmente apprenderanno un nuovo mestiere.

4.7.1.4.1.1.           Poiché la loro disgrazia è conseguenza di questa riforma, quindi di un intervento dello Stato, a mio avviso sarebbe sia corretto che non troppo costoso indennizzarli con un prepensionamento,

4.7.1.4.1.2.           cui lo Stato potrebbe tranquillamente dar corso, perché attraverso l’eliminazione degli intermediari e tutti i conseguenti risparmi sugli acquisti, la capacità contributiva generale è straordinariamente accresciuta.

4.7.1.4.1.3.           Come, a suo tempo, lo Stato ritenne conveniente assicurare ai proprietari terrieri le loro rendite agrarie con il dazio sui cereali, altrettanto si dovrebbe fare in questa circostanza.

4.7.1.4.2.                In conclusione devo riconoscere che chi ha saputo adeguarsi è stato notevolmente potenziato dall’introduzione dell’iceeuro; del resto era tempo che accadesse qualcosa del genere,

4.7.1.4.2.1.           perchè nessuno più s’augurava che continuasse né la vendita al dettaglio né quella corbelleria della vendita in conto, con i loro ben gravosi costi aggiuntivi:

4.7.1.4.2.2.           un ricarico del 25% per la vendita al dettaglio del pane nostro quotidiano! ma che scherziamo?...... questo sì che era addirittura ridicolo e contemporaneamente insostenibile,

4.7.1.4.2.3.           soprattutto in tempi in cui l’operaio doveva lungamente e pesantemente lottare anche solo per ottenere un aumento salariale del 5%!

 

4.7.1.5. UNA NUOVA FILOSOFIA DEL COMMERCIO.

 

4.7.1.5.1.                Le infrastrutture commerciali prima o poi dovevano semplificarsi; si pensi al caso della Svizzera, coi suoi tre milioni di abitanti, e che nell’anno 1900 occupava 26.837 commessi viaggiatori, i cui soli viaggi - compresa l’imposta di soggiorno - costavano 322.200 Frs [2].

4.7.1.5.1.1.           Facendo poi il conto anche solo su 5 Frs. di remunerazione giornaliera a testa, il loro complessivo costo salariale annuo ammontava a non meno 48.977.525 Frs., mentre in Germania ne sono addirittura 45.000, quasi tutti continuamente in viaggio -;

4.7.1.5.1.2.           e con l’aggravante che - mentre nella Svizzera tale professione viene svolto come secondo lavoro e quindi con quei compensi ridotti dei succitati a 5 Frs. /giorno –

4.7.1.5.1.3.           nel caso tedesco, se vogliamo essere obbiettivi, non dobbiamo valutare, per ognuno di questi 45.000 addetti, meno di 14 d.m. al giorno (stipendio, spese di viaggio, alloggio e pasti compresi):

4.7.1.5.1.4.           matematicamente 600.000 d.m. al giorno e 219 milioni annui; e questo senza poi tener conto dei viaggi dei titolari, perchè si può a buon diritto ritenere che 2/3 di tutti i viaggi, in realtà, sian viaggi d’affari, come anche ad essi son dovute 2/3 di tutte le presenze alberghiere.

4.7.1.5.1.5.           E chi – se non il consumatore finale – credete che sopportava tutte quelle spese?!……così la speranza ed aspettativa dei cittadini – che l’introduzione dell’iceeuro gli avrebbe migliorato le cose – si è pienamente verificata.

4.7.1.5.2.                Sabato scorso trattai oltre un’ora con un tizio interessato ad una macchina da cucire, ma che non riusciva a decidersi, trovando continuamente carenze in ogni macchina - a cui invece nulla c’era da dire.

4.7.1.5.2.1.           Alla fine lo consigliai di sbrigarsi, facendogli notare che si era all’ultimo giorno della data di taglio per gli iceeuro e quest’osservazione si rivelò decisiva:

4.7.1.5.2.2.           guardò l’orologio e le sue banconote e si rese conto che - se avesse ancora più a lungo indugiato - avrebbe perso 10 centesimi; così si decise, pagò ed uscì …… quei dieci centesimi, che ho perso io, li ho ampiamente riguadagnati in tempo libero!

4.7.1.5.3.                Un altro cliente abituale comprò e si accorse d’aver dimenticato il portafoglio infilato in qualche tasca; ci tenni ad evidenziare che – pur di non dargli il disturbo di tornare a casa, a riprendere il portafoglio e poi ritornare –

4.7.1.5.3.1.           io gliel’avrei anche fatto la vendita a conto…… ma che essendo di nuovo la fatidica data di squagliamento degli iceeurore, ci avrebbe rimesso qualcosa.

4.7.1.5.3.2.           Mi ringraziò della mia disponibilità, ma – ancorché gli fosse indubbiamente scomodo - corse a casa, e poco dopo ebbi il denaro, che, a mia volta, subito utilizzai per pagare fornitori, così avvantaggiatisi anche loro:

4.7.1.5.3.3.           quanto lavoro, rischi e preoccupazioni ci sono stati eliminati dall’iceeuro......ora basta un solo contabile dove prima ne servivano dieci!

4.7.1.5.4.                Questa riforma monetaria ha promosso un inconsueto, eccezionale gradimento del pagamento contanti, ed il rigetto di quella messa a conto che la stragrande massa dei clienti faceva non tanto per necessità, quanto per freddo calcolo:

4.7.1.5.4.1.           tant’è vero che - pur di lucrare gli interessi del transitorio - se ne avvalevano anche i ricconi, senza la minima vergogna di comportarsi da poveracci!……

4.7.1.5.4.2.           mentre -adesso, che gli è diventato conveniente - il pagamento contanti è diventato, per tutti, quasi una consuetudine!

4.7.1.5.5.                Se me la prendo per lo squagliamento monetario?!……..non solo me ne faccio carico ben volentieri, ma anche, come commerciante, avrei preferito fosse maggiore, anche il doppio; e mi spiego:

4.7.1.5.5.1.           il commercio ne sarebbe stato ancor più semplificato, perchè allora sarebbero completamente sparite anche le ultime vendite in conto, consentendomi di non avere più contabile.

4.7.1.5.6.                Mai come adesso si è dimostrata la verità dell’assioma: tanto più disprezzabile il denaro, tanto più apprezzata la merce ed il suo approntatore, nonchè tanto più agevole il commercio;

4.7.1.5.6.1.           ed anche la classe operaia non starà mai così tanto bene come là dove il denaro sia disprezzabile, e conseguentemente si preferisca remunerarla subito!

4.7.1.5.6.2.           Ma se con l’attuale 5% si è fatto qualche passo verso un simile progresso, forse con un 10 % ci si sarebbe arrivati!

4.7.1.5.6.3.           Sui miei mille iceeuro di movimento giornaliero in definitiva, ma di cui resterebbe penalizzato sono quello del sabato, ciò inciderebbe per poco più di 5.000 € di perdita annua:

4.7.1.5.6.4.           buona parte già la risparmierei facendo a meno del contabile, né incontrerei difficoltà a rivalermi del resto sia anticipando i pagamenti oppure pagando contanti o, trovandoci convenienza, addirittura potendo così pagare anticipato.

4.7.1.5.7.                Pagare anticipato! Questo sì, che a prima vista, appare fantascienza!.... ma, a pensarci bene, non si tratta che di un auspicabile generale sovvertimento della consuetudine!

4.7.1.5.7.1.           Per qual ragione la merce dovrebbe precedere ed il denaro seguire? Supponiamo che ora il denaro preceda la merce:

4.7.1.5.7.2.           [3]ogni pagamento anticipato già consentirebbe all’imprenditore di vendere la sua merce ad un prezzo diminuito della quota di oneri finanziari (che egli dovrebbe corrispondere al suo finanziatore), a tutto vantaggio del consumatore;

4.7.1.5.7.3.           inoltre – a parità dei precedenti costi finanziari - di produrre il doppio della merce, assumendo il doppio di mano d’opera, con benefici effetti sia sull’occupazione che sulla produzione;

4.7.1.5.7.4.           In definitiva, quindi, il denaro che preceda la merce - apportando vantaggi per entrambe le parti – sarebbe decisamente preferibile.

4.7.1.5.8.                Pagamento anticipato! ...........sollevare la produzione dalle preoccupazioni e dai costi finanziari?!

4.7.1.5.8.1.           [4]Ma ci rendiamo conto che – qualora ciò accadesse sistematicamente - sarebbe già mezza vinta la battaglia contro il capitale?!!!



[1] N.d.t.: letteralmente ‘Il bottegaio'

[2] N.d.t.: acronimo di 'franco svizzero'

[3] N.d.t.: per il meglio del lettore, ho riformulato - in termini economici - la teoria a favore del pagamento contanti, che G. aveva basato solo su considerazioni incomprensibili; 'Die Vorausbezahlung verpflichtet den Schuldner zur Lieferung von Ware und Arbeit - also einer Sache, über die er unmittelbar verfügt; die Nachbezahlung verpflichtet den Schuldner zur Lieferung von Geld - also einer Sache, die er nur mittelbar erlangen kann’: questa la traduzione letterale: 'Il pagamento anticipato obbliga il debitore alla fornitura di merce e lavoro - dunque cose di cui egli immediatamente dispone - mentre quello posticipato obbliga il debitore alla fornitura di denaro - dunque di una cosa per il momento ancora da conseguire.’Il pagamento anticipato sarebbe effettivamente un toccasana per l’economia, nonchè anticapitalistico; tuttavia, andando contro la cosiddetta ‘Legge di Cinque’(Chi ha i soldi vince!) in Italia richiederebbe un’autentica rivoluzione copernicana della legislatura, della magistratura e soprattutto della mentalità freghereccia; vedi in merito il mio saggio sulla ‘questione morale’(commi 0.1.3.2.i.).

[4] N.d.t.: testo tedesco non troppo felice, col risultato di aver mandato in tilt le traduzioni inglese e spagnola; spero di non aver io deluso i miei venticinque lettori!; 'Wenn die Handwerker nicht auf Borg zu liefern gehabt hätten, dann wäre ihnen der Kampf mit dem Großkapital auch leichter geworden!'; traduzione letterale: 'Se l’artigiano non avesse avuto da produrre a debito, ben meno faticosa sarebbe diventata, per voi, la battaglia contro il grande capitale.'