3.12. Crisi economiche, e come prevenirle.

 

SINTESI: non necessaria data la brevità del capitolo.

 

3.12.1                       Abbiamo visto nel capitolo precedente che crisi economiche, arresto di produzione, disoccupazione, con i suoi fenomeni concomitanti, avvengono solo come conseguenza del cedimento dei prezzi,

3.12.1.1.                 che, a sua volta, prescindendo dagli errori governativi, può avvenire solo per tre fondamentali ragioni:

3.12.1.1.1.             perché gli incerti quantitativi di produzione dell’oro non consentono un corrispondente adeguamento dell’offerta di denaro (domanda) alla produzione di merci (offerta);

3.12.1.1.2.             perché, con la produzione di merci in crescita (fase d’economia in sviluppo) e che andrebbe sostenuta con ampia offerta del cosiddetto capitale d’impresa,

3.12.1.1.2.1.        il timore di retrocessione del saggio d’interesse non fà più alimentare il settore produttivo, così arrestando completamente almeno quella crescita che ne necessita (parte generalmente tutt’altro che trascurabile, soprattutto in fase di espansione)

3.12.1.1.3.             mentre contemporaneamente, a fronte dell’aumentata produzione di merci e di benessere crescente, una quantità di monete d’oro - certamente direttamente proporzionale al crescente benessere - viene o squagliata dagli orafi [1] o distratta per usi consumistici.

3.12.2                       Così i prezzi sono pilotati in discesa, dato che solo se si ritrovassero sempre quantità d’oro in proporzione tale (almeno un + 5 % ogni anno)

3.12.2.1.                 da consentire - nonostante le succitate distrazioni - se non l’aumento, almeno il mantenimento del livello dei prezzi, l’economia nazionale potrebbe svilupparsi continuamente senza crisi.

3.12.2.1.                 E, in tal caso, anche il rallentamento della circolazione monetaria, che costantemente accompagna qualunque aumento del saggio d’interesse, diverrebbe superabile,

3.12.2.2.                 perchè anche solamente la tendenza all’aumento dei prezzi basta a far circolare il denaro (anche se, alla lunga, qualunque aumento dei prezzi è pur sempre un elemento di destabilizzazione della valuta.)

3.12.2.3.                 Insomma, con l’attuale denaro, in ogni caso - quand’anche fortunosi ritrovamenti d’oro, facessero mancare la prima causa, di diminuzione dei prezzi –

3.12.2.4.                 ad innescare la crisi, prima o poi, provvederebbe una delle altre due, perché tanto qualunque di esse, è sufficiente, anche da sola, a mandare sempre e sicuramente in rovina l ‘economia nazionale.

3.12.3                       Ma come allora possiamo riuscire a prevenirle, ad evitarle?

3.12.3.1.                 Nella suesposta, ormai conseguita, comprensione delle cause vi è certo l’indispensabile premessa per ovviarle, e cioè, brevemente: i prezzi non devono mai ed in nessun caso essere avviati al cedimento!

3.12.3.2.                 Questa è indubbiamente l’unica condizione d’adempiere: ma come ottenerla? Evidentemente potremmo riuscirci solo:

3.12.3.2.1.             abbandonando l’oro come materia prima monetaria, affinchè le necessità di denaro non vengano più a dipendere dai suoi ritrovamenti;

3.12.3.2.2.             con l’introduzione della moneta di ghiaccio, perchè essa solo introdurrà quello stimolo alla circolazione che ne garantirà un’offerta continua contro merci,

3.12.3.2.2.1.        non solo nelle circostanze normali, ma anche quando il saggio d’interesse, cioè i profitti da capitale (come gli interessi sull’investimento a lunga scadenza), dovesse scendere o addirittura sparire.

3.12.3.2.3.             Per spiegare tutto ciò rinvio però alla quarta parte di questo libro.

 

 



[1] Tutto il mondo è paese e, come si vedrà, non solo l’europeo, ma anche il cinese, sega il ramo su cui è seduto! Infatti si racconta che essi plasmino immagini d’argento, molto desiderate come Mani tutelari, tipo i nostri angeli custodi, pur essendo l’argento, in Cina, il mezzo di scambio ufficiale. Si possono quindi ipotizzare le seguenti ragionevoli premesse e sviluppi: l’argento affluisce da un qualsiasi paese certamente più ricco della Cina, dove commercio ed industria lo utilizzano (alta congiuntura). Se chi lo commercia fà buoni affari, allora, per gratitudine verso il suo argenteo angelo custode deciderà di renderlo ancor più grande e pesante, anche se ciò significa trattenere per sè, come merce, l’argento - cioè la causa del buon andamento dei suoi affari - che viene fuso e sparisce definitivamente nella cappella di casa. Ma quando, all’incontrario, per mancanza d’argento i prezzi scendono (crisi) e gli affari del nostro cinese vanno di male in peggio, allora egli penserà, che il suo Nume tutelare sia divenuto impotente per le ridotte dimensioni ed allora rastrellerà tutto l’argento che gli rimane per accrescerlo. Quand’anche non ci fosse nessuna altra concausa esplicativa della vistosa, millenaria arretratezza dello sviluppo cinese, questa sola basterebbe a completamente illustrarla! Ma avrà l’europeo fondati motivi d’irridere questo nostro cinese, sato che poi, con un buon andamento dei suoi affari, si compra una catena d’oro, per vantarsene, mentre con uno cattivo ne compra una ancora più grande, per illudere con essa sul suo tenore di vita?! N.d.t.: per esigenze di strutturazione ho dovuto spostare di due posizioni il comma 3.12.2.2., che, in tedesco, sarebbe stato il 3.12.2: il nuovo è il suo giusto posto.