1.14. Influenza dei redditi da capitale su salari e rendita agraria

 

SINTESI: l’argomento è unico.

 

1.14.1.       Al momento di farsi i conti del proprio reddito al netto di spese, i coloni, devono ancora scorporare, l’interesse sopra il capitale d’azienda, indipendentemente dal fatto che sia propio od imprestato:

1.14.1.1.   gli interessi, infatti, non hanno niente a che vedere con il reddito di lavoro e non solo sono tutt’altra cosa, ma anche soggiacciono ad altre leggi.

1.14.1.2.   E simile differenziazione, in realtà, la fanno tutti, anche l’agricoltore-affittuario, mentre il proprietario-conduttore dal reddito aziendale enuclea anche la rendita agraria - come noi, in entrambi i calcoli abbiamo fatto nel capitolo scorso.

1.14.2.       Queste suddivisioni del provento potrebbero quindi far dedurre che la rendita agraria non abbia nulla a che spartire con i profitti di capitale.

1.14.2.1.   Ma questo è un errore, perchè all’origine di ogni rendita agraria vi è il capitale necessario per remunerare il lavoro di avviamento alla produzione,

1.14.2.2.   perché solo con questo si può mettere a coltura qualsiasi tipo di terra, anche se non troppo distante dalle città, e quindi, tanto minore sarà il saggio d’interesse, tanto più possibile diventerà mettere a coltura le attuali lande desertiche.

1.14.3.       Quindi, per rendere coltivabile un suolo, si deve supinamente accettare l’idea di corrispondere molti interessi passivi, spesso praticamente gli stessi che, capitalizzati, consentirebbero l’acquisto del suolo in piena proprietà.

1.14.3.1.   Infatti, se, nel caso di liberterra 2 gli interessi si divorano una certa parte della produzione, ciò è reso possibile dal fatto che la bonifica del terreno incolto ne pretenderebbe ancora di più.

1.14.3.2.   Si faccia il caso, ad esempio, della recente bonifica dello Zuidersee[1], o del prosciugamento delle paludi, o del disboscamento di foreste primordiali, o dell’irrigazione di deserti, o ancora dell’asporto - talvolta previo impiego d’esplosivi - delle rocce dai terreni [2];

1.14.3.3.   perché il colono raffronta continuamente il reddito del capitale necessario all’avviamento a coltura – supponiamo una bonifica di palude - con il canone d’affitto d’un ugual podere:

1.14.3.4.   se il saggio d’interesse è elevato, il paragone risulterà sfavorevole e la palude rimarrà tale; ma se basso, allora subito l’iniziativa di bonifica diventerà fattibile.

1.14.4.       Quindi, se, per esempio, questo benedetto saggio d’interesse scendesse dall’attuale 4 all’1 %, diventerebbero immediatamente attuabili una quantità d’interventi sul suolo, invece oggi considerati impossibili;

1.14.4.1.   a solo titolo esemplificativo (e quindi senza prenderle alla lettera): trasportare l’acqua del Nilo nei deserti arabi, una diga (tra la Danimarca e la Scandinavia) mettendo l’attuale mar Baltico sia in secca che in coltura[3],

1.14.4.2.   mettere in serra le brughiere del Lüneburg[4] per coltivarci anche cacao e pepe, ed impiantare tutti quei frutteti - oggi impensabili perchè l’attuale saggio d’interesse non consente a nessun coltivatore d’investire con reddito ritardato anche di soli cinque anni (quando non addirittura di dieci).

1.14.5.       In parole povere, coll’interesse all’1% diverrebbe possibile e proficuo portare quasi tutti i deserti, paludi e brughiere in coltura:

1.14.5.1.   ed un simile crollo del saggio d’interesse non solo aumenterebbe la superficie coltivabile, ma renderebbe anche possibile incrementare la produzione di quella già attualmente coltivata,

1.14.5.2.   con l’espansione della meccanizzazione e della rete stradale, impianto di recinzioni, nonché investimenti per l’irrigazione - così triplicando il raccolto alle latitudini aride -

1.14.5.3.   o per drenare quelle troppo umide, nonché con frutteti, dispositivi di protezione dal gelo e mille altri miglioramenti del suolo,

1.14.5.4.   che non solo raddoppierebbero ed anche triplicherebbero i raccolti, ma anche comporterebbero una corrispondente diminuzione della superficie coltivabile, non più necessaria:

1.14.5.5.   e ciò per la rendita diverrebbe come un colpo mortale, una pericolosissima nuova, ma soprattutto contigua, liberterra3.

1.14.6.       La riduzione del saggio d’interesse contrarrebbe inoltre il costo finanziario degli investimenti necessari per la spedizione del frumento (porti, canali, piroscafi, ferrovie, silos),

1.14.6.1.   apportando un ulteriore decremento delle spese di trasporto per i prodotti delle terre libere.

1.14.6.2.   Ed ogni marco così risparmiato taglierebbe doppiamente le gambe della rendita agraria, dato che il costo finanziario dei beni strumentali concorre in modo maggioritario a formare le spese di trasporto,

1.14.6.3.   tanto che nelle ferrovie europee, sul finire degli anni 80 (1880), con un saggio d’interesse medio del 3,8% si partì con un rapporto [costi d’esercizio (manutenzione, amministrazione, carbone ecc.ra.)/costi d’ammortamento] di 135/115.

1.14.6.4.   ma poi questi ultimi raggiunsero e rapidamente superarono quota (135), così che una riduzione del saggio d’interesse dal 4 al 3% avrebbe comportato una riduzione dei noli del 12,5%.

1.14.6.5.   A parità di costi d’esercizio, vediamo allora cosa succederebbe ai costi di trasporto con una progressiva riduzione del saggio d’interesse: come da infrariportata tabella essi, con saggio d’interesse prossimo allo zero, si dimezzerebbero.

ANNO

% Saggio

Interesse

Incidenzaspese d'

Esercizio

 parti

Incidenza

Ammor-

tamenti

 parti

Proporzione

dei Costi ferro- viari rispetto

 al 1890

Proporzione

dei Costi di trasporto rispetto al 1890

1890

4%

4

4

1

1

1890+x

3

4

3

87,5%

87,5%

1890+y

2

4

2

75%

75%

1890+z

1

4

1

62,5%

62,5%

1890+t

0

4

0

50%

50%

 

1.14.7.       Coi trasporti marittimi il rapporto tra spese d’esercizio ed ammortamenti probabilmente non sarà lo stesso; tuttavia, anche in tal caso, questi ultimi sicuramente sarebbero amputati d’una bella fetta.

1.14.7.1.   Le navi, il capitale d'esercizio, gli investimenti per porti, depositi di carboni e merci, ma soprattutto per i canali (Panama, Suez) ecc.ra., tutto apporta un costo finanziario,

1.14.7.2.   che, aggravando le spese di trasporto, diminuisce il profitto del lavoro colonico, che sappiamo di decisiva importanza per salari e rendita agraria.

1.14.7.3.   Allora una caduta o - meglio ancora - una completa eliminazione degli interessi probabilmente, anche in tal caso, abbatterebbe al 50% i costi di trasporto,

1.14.7.4.   sarebbe come avvicinare le terra libere di metà della loro distanza: così la concorrenza dei cereali esteri diventerebbe decisiva.

1.14.8.       E dove andrebbe a rintanarsi la rendita, quando in questo modo e grazie a questa nuova, impensata vicinanza, la superficie coltivata venisse ad eccedere il fabbisogno;

1.14.8.1.   quando non solo il determinante profitto colonico facesse aumentare qualsiasi salario, ma, ogni annata agraria che passa, grazie a questa nuova e determinante 'vicinanza acquisita’li sospingesse al rialzo?

1.14.9.       Che bisogno ci sarebbe più di rotolare ancora sino alla canadese Manitoba[5], e perché scariolare, da là fino in Olanda, i cereali, con spese di trasporto relativamente sempre grandi,

1.14.9.1.   quando si potrebbe altrettanto validamente ottenerli dal suolo di ogni nuovo Zuidersee?

1.14.9.2.   Col saggio d’interesse sprofondato verso lo zero, qualunque terra potrebbe nutrire la sua attuale popolazione, e non solo di pane:

1.14.9.3.   a disincentivare la coltivazione intensiva son solo gli interessi, talchè tanto più bassi loro, tanto più fittamente potrebbe esser coltivato il territorio nazionale.

1.14.10.    A questo punto si rilevi l’intimo collegamento, la comunità d’intenti, esistente fra capitalisti monetari e terrieri:

 

1.14.10.1.              fintantoché ci fossero terreni incolti, specchi palustri, deserti, che potessero esser messi a coltura, fintantoché in generale si potesse migliorare il suolo con innovazioni,

1.14.10.2.              con interessi bassi[6], forse la rendita agraria non sparirebbe del tutto, ma avrebbe sicuramente ricevuto il più duro dei colpi finora ricevuti:

1.14.10.3.              perché mantenere il capitale a redditività elevata (cioè ad elevato saggio d’interesse) è certo scopo primario non solo del capitalista, ma anche del possidente [7].



[1] N.d.t.: vedi 1.6.3.3.2.

[2] N.d.t.: attualmente, quando la sassosità non è di grandi dimensioni, all’asporto si preferisce l’intervento con una semovente composta da un pick-up unito ad un trituratore, che sfarina i sassi con anche benefico effetto sulla permeabilità del terreno.

[3] N.d.t.: ci sarebbe un tale disastro ecologico, che è meglio accantonare subito una simile folle idea.

[4] N.d.t.: vedi comma 1.3.3.4n10.

[5] N.d.t.: regione del Canada centrale, di circa kmq. 657.000.

[6] Le conseguenze, sull’affitto agrario, d’una caduta del saggio d’interesse son difficili da prevedere perchè l’ammortamento di un’unità immobiliare è di gran lunga il più grande componente della pigione ma non del fitto agrario (nei paesi e nelle piccole città l’ammortamento costituisce forse un 5% della rendita agraria, mentre qui (Berlino) arriva anche al 90% del valore totale). Quindi la diminuzione del saggio d’interesse verso lo 0 apporterebbe anche una riduzione enorme delle pigioni; e poichè la massa del popolo, a causa dell’elvato loro livello attuale, sopravvive in superfici inadeguate ed insufficenti, potendoli ora pagare, certo pretenderebbe appartamenti più grandi, comportanti maggiori superfici per le costruzioni, e quindi sospingendo al rialzo la rendita agraria. D’altra parte la diminuzione del saggio d’interesse apporterebbe anche una diminuzione dei biglietti dei mezzi di trasporto cittadini, così favorendo il traffico verso il circondario, cosa che invece sicuramente contrasterebbe quel rialzo.

[7] N.d.t.: (inverno 2005) ormai credo che per tutti 'AntiTAV’sia diventato sinonimo di 'testa di cazzo', talchè non sia necessario insisterci; ma questo capitolo di G. evidenzia ancora una volta il problema di fondo: poichè nulla succede per caso, da chi sono sempre più spesso pagati 'no globals’e certi ecologisti?