0.1.2.4.                SVILUPPI TEORICI SUCCESSIVI ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE.

“Questa quotidiana falsificazione del passato, intrapresa e condotta avanti dal Ministero della Verità, è necessaria alla stabilità del regime………………. “ Orwell, 1984

 

0.1.2.4.1                 Mentre all’estero non son riuscito a rintracciare sostanziali sviluppi teorici delle teorie geselliane, essendone stato l’autore, conosco bene quelli italiani : negli anni 60 la pietra, scartata dal capitale, venne ripresa in mano da questo allora giovane sconosciuto,

0.1.2.4.1.1             che però intuì non solo tutte le sue colossali potenzialità evolutive, ma anche i suoi altrettanto favorevoli risvolti fiscali, vedendola subito e talmente come pietra angolare, o come risolutiva chiave di volta,

0.1.2.4.1.1             che agli editori – che concordemente gli restituivano il dattiloscritto con considerazioni sull’assoluta inopportunità, di scrivere ancora d’economia dopo Smith, Mill, Marx e Keynes – brevemente ma spudoratamente rispondeva : "SOPRA c’è posto!"

0.1.2.4.1.2             Partii avvantaggiato, avendo potuto usufruire, come punto di partenza, dello straordinario acume critico del grande socialista Giacomo Matteotti, lo zio Giacomo di mia madre,

0.1.2.4.1.3             il quale - poiché molto ammirava l’uomo Gesell ed i suoi obbiettivi e ne largamente apprezzava le teorie - ben volentieri avrebbe fatto a meno di criticarlo.

0.1.2.4.1.4             Ma – forse anche esacerbato dall’allora (1922) recente scissione comunista, che lo aveva improvvisamente colpito con un totalitarismo paradossalmente presente addirittura nel più democratico dei partiti, il suo! – vide chiarissimamente che l’icemoney cartacea :

0.1.2.34.1.5.1.              prima di tutto non poteva venir associata con liberterra (cioè la da ogni buon socialista considerata prioritaria socializzazione del terreno), senza irreparabilmente compromettere il pluralismo economico;

0.1.2.34.1.5.2.              e che comunque avrebbe potuto comprometterlo anche applicata da sola, perché – se a dirigere la banca nazionale fosse finito un antidemocratico - per poco poco che lo avesse voluto, avrebbe potuto impugnare l’economia dell’intiero paese (e conseguentemente poi anche la vita politica) :

0.1.2.4.1.5             essa in conclusione avrebbe reso fragilissimo e tendente alla dittatura qualunque istituto l’avesse applicata, perché instaurava strapoteri democraticamente intollerabili,

0.1.2.4.1.6             sarebbe stata un’autentica mina vagante per il pluralismo economico, una bomba innescata anche se a scoppio ritardato; (per un esame più dettagliato rimando ai commi 0.1.3.3.i.)

0.1.2.4.1.7             Per superare queste sue pregiudiziali, occorreva sostituire la icemoney cartacea, con un marchingegno ON-OFF, che cioè ne consentisse quando lo squagliamento (ON) del denaro finché nelle mani dei privati,

0.1.2.4.1.8             quando la sua conservazione, non appena l’icemoney fosse stata depositata in banca; solo non esisteva materiaprima tradizionale che consentisse di realizzare questo tipo di icemoney.

0.1.2.4.2.                Ovviamente, al giorno perfino tu – moccioso delle elementari che mi stai leggendo - già hai pensato all’elettronica;

0.1.2.4.2.1.           ma ci si deve riportare alla situazione socio-tecnologica del 1960, per concedermi ampie attenuanti, non farmi fare brutta figura, nonché per comprendere quanto, agli occhi degli editori, quel Saggio potesse apparire irragionevole,

0.1.2.4.2.2.           e come - anche volendo sorvolare sui pochi anni dell’autore, per di più da giudicare con l’aggravante d’essere perfettamente sconosciuto e senza titoli accademici - giusto benevolmente lo si sarebbe potuto considerare inattuale, essendo…… semplicemente profetico!

0.1.2.4.2.3.           Per risolvere quel problema, bisognava compiere – come fece quel giovane – un’arditissima ed immaginosa estrapolazione sulla logica evoluzione del denaro,

0.1.2.4.2.4.           cioè che – essendo passato da [denaro di metallo nobile (antichità e tempi moderni) a denaro schinderlingato[1] (alto medioevo), poi questo a cartamoneta, assegni e cambiali (tempi attuali)] - conseguentemente tenderà a nevermoney[2] (futuro);

0.1.2.4.2.5.           un pazzesco passaggio dell’economia al limite, per denaro tendente a zero, osservando che, alla resa dei conti, l’unica caratteristica del denaro - che si ha realmente interesse a conservare in vita –

0.1.2.4.2.6.           é solo e soltanto il suo potere d’acquisto e la traccia del suo passaggio, entrambi tranquillamente ottenibili anche solo con semplici e completamente sostitutive scritture contabili :

0.1.2.4.2.7.           il denaro cioè poteva tranquillamente smaterializzarsi e cessare d’esistere, purchè appunto rimanesse traccia del suo percorso, come nel seguente apologo di Carnegie[3], che mia madre mi aveva raccontato – facendomi letteralmente impazzire, d’interesse e di curiosità sul suo incomprensibile potere, e molto aiutandomi ad approdare al risultato.

0.1.2.4.2.7.1.       Apologo di Carnegie : siamo nel 1873 durante la spaventosa crisi economica (tipo anni 1930); a New York, un imprenditore, sapendosi ormai fallito, decide di levarsi un ultimo sfizio, portando la sua famiglia in un lussuosissimo ristorante della quinta avenue[4];

0.1.2.4.2.7.2.       come tutti quelli che non hanno intenzione di pagare, pretendono quanto ci sia di più caro e mangiano e bevono a più non posso, pagando con un assegno (a vuoto) di 100 dollari,

0.1.2.4.2.7.3.       che viene accettato essendo conosciuto l’emettitore, vecchio cliente; poiché il ristoratore ha bisogno di un cappotto, prende subito l’assegno, attraversa la strada, lo gira e compra un cappotto da $ 100;

0.1.2.4.2.7.4.       l’abbigliatore ha bisogno di valige e le compra dal suo vicino girando il solito assegno, a cui – dopo un po’– viene attaccata una prolunga per consentire le ulteriori girate, perché in poche ore cambia 99 mani, ma tutte di persone che si conoscono tra loro.

0.1.2.4.2.7.5.       Solo il centesimo negoziante porta l’assegno in banca – compiendo cioè quell’operazione che G. irride al comma 3.4.1.9.5.i. - per sentirsi dire che è scoperto;

0.1.2.4.2.7.6.       successivamente ne tenta dapprima la riscossione coatta, ma poi, sentendosi dire che il trassato è fallito, raduna gli altri 99 vicini……

0.1.2.4.2.7.7.       “In questa insolvenza ci stiamo dentro in 100 – egli dice - : io dovrei excutare l’ultimo che mi ha dato l’assegno, ma poi, a catena, c’entrereste tutti quanti :

0.1.2.4.2.7.8.       facciamoci giustizia da soli, rimettiamo un dollaro ognuno e lasciamo perdere sia quel poveraccio che è fallito, sia il ricorso alla legge!”

0.1.2.4.2.7.9.       Il ristoratore pensa “ A me quel pranzo sontuoso costava solo 75 dollari; è vero che adesso devo cacciarne un altro, ma in compenso ho un cappotto da 100 $!....ne ho pur sempre guadagnati 24!” ed accetta.

0.1.2.4.2.7.10.    Ma poi analogo ragionamento fà ognuno degli altri : così l’ultimo negoziante riceve 99 dollari per un elettrodomestico che gliene costava 80, per cui ha pur sempre guadagnato 19$ anche lui...........

0.1.2.4.2.7.11.    Da questo suo prezioso insegnamento mia madre così tirava la morale : “Dimostrazione di come con imprenditorialità, voglia di lavorare e di progredire, rapida circolazione del danaro, fiducia, correttezza e solidarietà,

0.1.2.4.2.7.12.    si può far mangiare a crepapelle una famiglia e contemporaneamente far guadagnare 100 negozianti PARADOSSALMENTE ANCHE CON UN ASSEGNO A VUOTO!!!”

0.1.2.4.3.                Ancora non avevo mai sentito parlare né di Gesell, né tantomeno della icemoney, al cui concetto ero arrivato - autonomamente ma col notevole aiuto del surriportato apologo –

0.1.2.4.3.1.           in sede di ardita estrapolazione al capitale della formula del naturale accrescimento della popolazione (ricavata sperimentalmente negli anni 50) e sua successiva valutazione critica (vedi commi____________).

0.1.2.4.3.2.           Perché, abbastanza sveglio ed indottrinato, cercando di imitare quell’assegno a vuoto, e dirigendomi verso una moneta spesata dai suoi utenti, arrivai rapidamente ad una icemoney cartacea, identica alla geselliana, attraverso questa sequenza di ipotesi :

0.1.2.4.3.2.1.       spicci di forma tradizionale e tagli monetari maggiori in icemoney, da girare, con la firma, appunto come nell’apologo di Carnegie e con analoga riscossione finale delle somme squagliate :

0.1.2.4.3.2.1.1.            era però da una parte facilissima l’elusione, bastando, che qualunque coppia pagatore-percipiente non facesse apporre la firma di girata; dall’altra la contabilizzazione finale avrebbe richiesto fiumi di ragionieri e dato adito a contestazioni ed insolvenze a non finire;

0.1.2.4.3.2.1.2.            l’identificazione delle firme (spesso grafiche) poteva anche esser superata associandoci un codice alfanumerico[5], identificativo di ogni cittadino,

0.1.2.4.3.2.1.3.            così però rendendo inevitabili controlli ed identificazione di controparte ad ogni pagamento, con perdita di tempo e code....; troppi inconvenienti, vediamo se c’è qualcosa di più semplice ....

0.1.2.4.3.2.2.       spicci sempre di forma tradizionale e tagli monetari maggiori scuponabili (tipo i buoni del tesoro dell’epoca, per intenderci, che avevano la seconda pagina segmentata e cuponata, con cuponi distaccabili e riscuotibili singolarmente;

0.1.2.4.3.2.2.1.            con questa forma si sarebbe potuto richiedere sia lo scuponamento ogni utilizzo della banconota (ottenendo un migliore frazionamento della perdita da squagliamento, ma con lo svantaggio della facilissima eludibilità, come detto sopra per la girata; sia datare ogni cupone)

0.1.2.4.3.2.2.2.            ma Dio ce ne scampi e liberi! ......anche solo 20 cuponi a banconota - con scadenza settimanale - avrebbero moltiplicato per 20 (e con l’aggravante della quasi identità dell’aspetto esteriore) tutti i tagli di banconota circolanti,

0.1.2.4.3.2.2.3.            120 tagli monetari in circolazione con effetto devastante, errori d’incasso, caos, code nei pagamenti e dimissioni a catena dei cassieri!

0.1.2.4.3.2.3.       Ma poiché permutando l’ordine degli addendi il risultato non cambia……. nel passaggio successivo, alla banconota cuponabile invece che scuponabile, ero arrivato a quella perfettamente analoga alla banconota geselliana del comma 4.1.3.2.1.

0.1.2.4.3.3.           Mi sembrò d’aver toccato il cielo con un dito e – convinto d’aver conseguito un eccezionale risultato – mi precipitai a sottoporlo alla critica di mia madre, che me lo distrusse immediatamente con la notizia delle ricerche di Gesell e delle successive pregiudiziali di Matteotti;

0.1.2.4.3.2.1        che le riteneva superabilissime con una icemoney di tipo ON-OFF …… che però non aveva trovato modo di realizzare………. nessun materiale inerte offriva quelle possibilità, non più attribuibili ad una forma monetaria, quanto ad un dispositivo contabile e pensante.

0.1.2.4.4.                Dal tempo di Matteotti era passato quasi mezzo secolo, eppure quella situazione di stallo non era ancora radicalmente cambiata :

0.1.2.4.4.1.           nel 1960 in Italia già c’era – è vero - qualche computer - più che altro per scopi sperimentali, perché avendo memoria minima erano ben scarsamente funzionali,

0.1.2.4.4.2.           (tanto che gli si preferiva nettamente il regolo calcolatore, da me abitualmente usato, tanto che graficamente lo collocai nel logo ‘falce, martello e regolo calcolatore’ della copertina del mio saggio);

0.1.2.4.4.3.           ma quei computer erano ancora a valvole, avevano dimensioni proibitive (parecchie stanze), peso assurdo (varie tonnellate), niente minibatterie (mentre una delle necessità basilari del denaro era sempre stata la trasportabilità), costo spaventevole.

0.1.2.4.4.4.           T. WATSON, presidente IBM aveva detto nel 1943 : "Io penso che nel mondo, pian piano, si troverà posto anche per quattro o cinque computers."

0.1.2.4.4.5.           Per dimensioni e peso, la Rivista Usa 'Popular Mechanics’ nel 1949 era già stata più ottimista "Where now a calculator on the ENIAC is equipped with 18.000 vacuumtubes and weights 30 tons, computers in the future may have only 1.000 v.t. and perhaps weigh 1.5 tons.[6]”;

0.1.2.4.4.6.           Ed ancora nel 1971 (cioè oltre dieci anni dopo il mio saggio!) D. HARTREE, cattedratico di matematica a Cambridge : “Abbiamo un computer qui a Cambridge e ce ne sono pure uno a Manchester e uno al laboratorio nazionale di fisica. Immagino che sarebbe giusto averne un altro anche in Scozia, ma certo non di più.[7]

0.1.2.4.5.                Né più praticabile sembrava l’opzione meccanica, con carcassoni sferraglianti, pesanti ed ingombranti (come la Divisumma, invidiataci anche all’estero o la ancora superiore Tetractis36 in funzione sino alla metà degli anni 80),

0.1.2.4.5.1.           ma che comunque non andavano oltre le quattro operazioni e la memorizzazione di soli due-tre numeri.

0.1.2.4.6.                Luca 14, 28 : "Chi di Voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare, sa ha i mezzi per portarla a compimento?…..affinchè di lui non si dica : "Costui ha incominciato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro?"……

0.1.2.4.6.1.           Rafforzato dal pragmatista Mao : “Supponiamo che il nostro compito sia di attraversare un fiume e che non lo si possa realizzare senza un ponte o senza barche;

0.1.2.4.6.2.           allora, finchè non sia risolto questo primo problema, che senso ha pensare ai successivi, che si potrebbero verificare una volta giunti sull’altra riva?!”

0.1.2.4.6.3.           Insomma le pregiudiziali di Matteotti sembravano talmente insuperabili da rendere utopica l’icemoney non cartacea, tanto che mia madre – sempre razionale e positiva – in precedenza neanche aveva ritenuto opportuno informarmene.

0.1.2.4.6.4.           Ma quando è destino, è destino : neanche la mamma di Bella, addormentata nel bosco le aveva parlato del fuso e della conocchia, negandone finanche l’esistenza.

0.1.2.4.6.5.           E come Bella adolescente si era subito agitata fino a rintracciare quegli aggeggi, per lei micidiali, anche Brutto, altrettanto ingegnosamente, si era inquietamente avviato sullo stesso cammino di G., e verso analoghe conclusioni[8].

0.1.2.4.6.6.           Talché anch’egli – né più né meno di Bella - doveva pagare la sua eccessiva intraprendenza con un lungo letargo di 35 anni, in attesa del bacio della scienza e dell’analogo lieto fine!!

0.1.2.4.7.                Infatti quel certificato di morte, della icemoney cartacea – firmato Giacomo Matteotti e controfirmato Laetitia Boschi Hüber - divenne l’atto di nascita di quella elettronica (e.icemoney) e del conseguente mio fiscalismo monetario.

0.1.2.4.7.1.           Intendiamoci : fantasioso, sensitivo, strampalato, spesso con la testa nelle nuvole - questo sì mi riconosco! - ma sempre razionale, positivo ed ipercritico,

0.1.2.4.7.2.           talchè nel 1960 io per primo esitai lungamente dall’esporre le mie conclusioni, cui preferivo riferirmi come fantasie, più che come intuizioni,

0.1.2.4.7.3.           ……..perché qualunque ricorso al futuro è, è stato e sempre ed indubbiamente sarà, un drammatico riconoscimento e constatazione d’impotenza nel presente!

0.1.2.4.7.4.           talché, se i Patriarchi avessero avuto a disposizione, sulla terra e subito le legioni, necessarie per realizzarvi giustizia, ordine e felicità, sicuramente ci saremmo risparmiati tanto il Paradiso che l’Inferno : hic Rodhes, hic saltat[9]!

0.1.2.4.8.                Insomma io per primo non escludevo che – piuttosto che darmi per vinto - la parte ecclesiastica della mia formazione (sempre presente ancorchè ampiamente autocriticata),

0.1.2.4.8.1.           mi avesse indotto ad inconsciamente ricorrere agli stessi sistemi, che pure biasimavo : invece del subito, a cantare “…all’alba vincerò!”

0.1.2.4.8.2.           Invogliato, a proseguire nella ricerca, da una provvidenziale visione e dalla successiva pronta intuizione della fiscalità monetaria[10], la mia forte perplessità iniziale andò pian piano dissolvendosi solo col progressivo, delinearsi del fantastico e meraviglioso mondo a misura d’uomo.

0.1.2.4.9.                Parafrasando Weierstrass “un economista[11] che non sia anche un po’ mistico, non può essere un economista completo!”, tant’è vero che Keplero, Newton[12], Galileo, Einstein, dovettero struggersi – alcuni anche lungamente –

0.1.2.4.9.1.           prima d’ottenere la conferma pratica d’intuizioni solo teoriche e costantemente fondate sulla massima semplicità dell’universo,
 
Raffiniert ist der Herr Gott, aber boshaft ist er nicht[13]!”.

0.1.2.4.9.2.           Tuttavia, ancora in fase d’elaborazione e finchè non si siano ancora messi insieme tutti i pezzi del puzzle, è meglio non lasciarsi prender la mano da una magari solo apparente armonia della soluzione, perché il canto delle sirene[14] potrebbe anche aver solo lo scopo d’attrarti sui frangenti!

0.1.2.4.9.3.           Solo terminato l’assemblaggio ed eseguiti i controlli anche nelle condizioni limite e critiche, l’armonia diverrà assai più d’un indizio, d’un principio di prova, della bontà della soluzione,

0.1.2.4.9.4.           mentre la sua mancanza, un segnale allarmante e d’invito a controllare tutto da capo : non è forse questo il succo dei sei ‘quod esset bonum (bona)’ della Genesi!?

0.1.2.4.10.             Concludendo, per me l’e.icemoney cessò di essere una mia fantasia e diventò futuramente realizzabile, solo dopo aver constatato che con essa trovavano perfetta e definitiva soluzione così tanti, svariati e diversi problemi, sociali, economici, contabili, fiscali, esistenziali, ecc.ra,

0.1.2.4.10.1.        che sua necessità era sua ragion sufficiente e – se non fosse stata possibile – si sarebbe letteralmente dovuto dubitare dell’esistenza stessa di Dio!

0.1.2.4.10.2.        Ma per aver conferma di quelle mie intuizioni, dovevano passare ancora altri 35 anni, poco meno di quelli che mi hanno separato dalla lettura dello straordinario capolavoro di G.!

0.1.2.4.11.             Internet propiziò questo incontro in un momento particolarmente tetro e penoso della mia vita : per un quarto di secolo, sino al 1997 il senso del dovere, sia verso la famiglia che verso la Società,

0.1.2.4.11.1.        mi aveva spinto a mantenere, praticamente da solo, un fronte imprenditoriale assortito, turbolento, già ampio in partenza e purtroppo ulteriormente ampliato da una guida accorta ed energica, apportatrice di sempre nuove conquiste economiche.

0.1.2.4.11.2.        Ho sempre lavorato allegramente, senza lesinare le mie forze e molto soddisfatto del diffondermi attorno serenità e benessere; in famiglia eravamo tutti in buona salute, con – almeno secondo me – parecchi più soldi del necessario; c’era solo da ringraziare Dio e baciare la Sua ombra sulla terra!

0.1.2.4.11.3.        In quanto alla fatica ed agli orari di lavoro interminabili, poco male : ancora pochi anni e prima i nipoti e poi i figli mi avrebbero assicurato rinforzi e cambio; ma non mi rendevo conto d’esser quel solo ed unico cuor contento che Dio sempre aiuta.

0.1.2.4.11.4.        Intorno a me stavano crescendo familiari incredibilmente estranei, fino al punto che sicuramente avrei avuto molto più in comune col primo passante per strada che non con quei miei consanguinei,

0.1.2.4.11.5.        inquadrabili - nell’essenziale ed insieme infinitamente pittoresco linguaggio siciliano – col proverbiale adagio della “gatta ca futte e miagulea[15]!”

0.1.2.4.11.5.1.              Mio nipote coordinava insieme enormi limitazioni e complessi illimitati; sapevo già di mia moglie che, alla vista di qualunque casa più bella della nostra – pur già grande ed invidiabile – veniva immediatamente colta da un raptus di pagurismo[16];

0.1.2.4.11.5.2.              ma con la menopausa le subentrò anche una smodata ed incomprensibile volontà di potenza, nonché uno sviluppato mantidismo, all’insegna della considerazione che il maschio ormai non le serviva più, ed allora tanto valeva ammazzarlo e mangiarlo.

0.1.2.4.11.5.3.              Il mio figlio maggiore, Dario, per motivi scolastici era da sempre fraterno amico di Mansur, figlio dell'’Ambasciatore a Roma dell'’Arabia Saudita, familiare di quel Re e quindi condividente ricchezze e potere immensi :

0.1.2.4.11.5.4.              Mansur è un giovane simpaticissimo, colto, educato fino ad essere squisito, sempre alla mano e cordiale, buon amico, che assolutamente non faceva pesare il suo ben superiore rango né ricchezze,

0.1.2.4.11.5.5.              che tuttavia erano un dato di fatto ed inevitabile, di cui con lui rallegrarsi, dignitosamente ringraziandolo di così spesso chiamar nostro figlio a condividerle, ma senza farsene complessi :

0.1.2.4.11.5.6.              ci sono entità talmente soprastanti, che non hai né il modo né la possibilità di ricambiare; per queste situazioni è stato appunto inventato l’istituto della riconoscenza; alzi le braccia dignitosamente e senza invidia, ricambi e puoi ricambiare solo con quella, e la parità morale è nuovamente conseguita.

0.1.2.4.11.5.7.              Invece su di me fioccavano continui rimproveri che Mansur aveva la scorta armata, una casa-reggia, la supermacchina, superyacht, superaereo, ville da tutte le parti, in cui Dario, suo ospite in mare, montagna, Parigi, Londra, New-York si sentiva umiliato di non poter mai ricambiare del nostro;

0.1.2.4.11.5.8.              che Mansurpadre aveva ottenuto la Moschea a Roma semplicemente schioccando le dita, mentre io dovevo combattere aspramente anche solo per costruire un canile; ma che si aspettavano da me?!…..che mi mettessi forse a rapinar banche?!

0.1.2.4.11.5.9.              Perfino le ragazze divennero un problema, perché Dario – più alto e prestante – faceva colpo………ma poi optavano tutte per Mansur[17]!

0.1.2.4.11.5.10.           In quanto al mio figlio minore, Marco, ancora egli non si permetteva di avere idee proprie, ed ancor meno diverse da quelle della madre………

0.1.2.4.11.6.        Ora, essendo io notoriamente un mentecatto, ogni volta che io reclamavo aiuto, questo veniva offerto solo alla duca Valentino, “aut Caesar aut nihil[18]”, però con consistenza e preparazione da subalterni e non da Führer; per non parlar dell’esperienza, ovviamente nulla!

0.1.2.4.11.7.        Così la mia situazione migliorò radicalmente, nel senso chesentendo la necessità di fare di meno – mi vedevo costretto a rifare di più – inoltre dovendoci aggiungere anche una rissa, perché ognuno difendeva aspramente il proprio erroneo e troppo avido operato!

0.1.2.4.11.8.        (…………… una situazione non dissimile a quella di un ben-pensante impazzito e che, in Italia, voglia mettersi alla guida dell’Abominevole!!)

0.1.2.4.11.9.        Verso fine secolo venne così a costituirsi un’opposizione, aggressivissima e virulenta, con a capo mia moglie, ed annoverante entrambi i miei figli e due nipoti su tre; inoltre da parte loro lo scontro finale appariva rimandato non tanto per rispetto ed affetto,

0.1.2.4.11.10.     quanto per timore che gli anni non mi avessero ancora indebolito e rincoglionito così tanto da dover conceder una facile vittoria!

0.1.2.4.11.11.     Già nel passato, da giovane, m’ero rifiutato di combattere una guerra civile con mia madre; né tantomeno adesso i medici mi ordinavano di combatterla; allora che più ci stavo a fare, in mezzo a costoro?!

0.1.2.4.11.12.     ……..così, applicando il sanissimo principio zarathustriano che bisogna rassegnarsi a veder cadere, ciò che deve cadere, mi ritirai, nuovamente senza combattere - abbandonando alla loro decadenza, anche se non senza dispiacere, imprese, che pure avevo create o ricreate – ed animalescamente ritirandomi nella foresta a leccarmi le ferite.

0.1.2.4.11.13.     Ero convinto che questo clima cupo, di Götterdämmerung[19], di ritirata quale preludio della sconfitta, si sarebbe dissolto, avendo anche i suoi risvolti positivi.

0.1.2.4.11.14.     “E’ quando non hai più niente - ha acutamente osservato il poeta Amado NERVO - che improvvisamente ti accorgi che niente ti manca!”; e poi niente – più dell’aver vissuto, troppo a lungo con Santippe[20] - può farti apprezzare la sua assenza e la solitudine…..

0.1.2.4.11.15.     Parafrasando Bierce “Separato : sostantivo maschile; felice individuo cui Natura ha tolto il superfluo[21]!” Ed effettivamente io avevo sempre desiderato vivere in campagna e solo la famiglia mi aveva impedito di farlo :

0.1.2.4.11.16.      così ipotizzavo che – se rapidamente vi avessi ritrovato calma e serenità - forse avrei finito addirittura per ringraziare quel terremoto che, scoperchiando il mio tetto, mi aveva regalato l’assai più ampia sontuosità del cielo!

0.1.2.4.11.17.     Purtroppo, di colpo ci si mise anche la salute di mezzo, sotto forma di un’autoimmunità che mi contrasse ed irrigidì completamente il ginocchio destro.

0.1.2.4.11.17.1.           Medici e medicine[22] si rivelarono impotenti………malattia psicosomatica, il mio inconscio stava semplicemente suggerendomi il comportamento che avrei dovuto tenere in famiglia – irrigidirmi! - e che non avevo tenuto……..

0.1.2.4.11.17.2.           a sentir loro – percependole ostili - le mie risorse immunitarie aggredivano le cartillagini del ginocchio destro, che si proteggevano infiammandosi ma così anche anchilosandosi…..

0.1.2.4.11.17.3.           Al mattino, dover piegare la gamba per alzarsi era un trauma da urlare, mi muovevo sempre più a fatica e dolorosamente, come doloroso era diventato anche guidare :

0.1.2.4.11.17.4.           la mia mobilità sembrava molto compromessa, anche se mi sforzavo di mantenere ancora una discreta attività progettuale – poi rapidamente mandatami a picco dai soliti stramaledetti politici – e più restaurativa che non costruttiva, onde ricrearmi qualche rendita.

0.1.2.4.11.18.     Comunque troppe negatività tutte insieme, troppe contrarietà, unite invece a troppo poca attività fisica : dopo sei mesi io – sempre stato così forte e sportivo, uomo del cantiere e dell’officina, del mare e della montagna – faticavo persino ad alzare una bottiglia d’acqua!

0.1.2.4.11.19.     Alle disfatte familiare, imprenditoriale, professionale, quasi tutte a 360°, si era così aggiunta anche quella fisica, fortunatamente ancora sopportabile ma progressiva; appunto in questa situazione, sopraggiunse il benedetto incontro con G.

0.1.2.4.12              E fu amore intenso a prima lettura : “Come soave è al mio gusto la tua parola! più dolce del miele e del favo è essa per la mia bocca[23]”……non provavo una cotta così dal tempo di Fabrizio[24];

0.1.2.4.12.1          leggere G., Nietzsche, Schopenauer, Voltaire, Rousseau, De la Boetie, Paine,….é come effettuare un’iniezione d’endorfine e di esaltanti, proiettarsi nell’ottimismo e nella speranza, rinascere colmo di sicurezza e fiducia;

0.1.2.4.12.2          è come avviarsi ad una riscoperta dello straordinario e del miracoloso tanto più necessaria ed impellente, da quanto più tempo stai attraversando quelle dantesche malebolge, che sono i nostri tempi;

0.1.2.4.12.3          tanto più necessario quanto più sei andato vicino a quegli incerti e non ben definiti confini, del disgusto d’uccidere e della paura della morte, quei no return-points, già segnati da colonne d’Ercole – ma non più considerate insuperabili!

0.1.2.4.12.4          ….insomma quanto più sei – come ero allora io - privo di speranze e prospettive (controproducente fermarsi, impossibile retrocedere, inutile avanzare!), riconciliandoti con quell’Umanità, della cui origine divina, in quei momenti, non si può più dubitare!!

0.1.2.4.12.5          L’incontro con lo straordinario insomma giustifica non solo qualunque vita ma anche il suo perpetuarsi, l’eterno ritorno, malgrado qualunque privazione, insulto, offesa, sofferenza, prostrazione, superata od ancora da superare, malgrado tutto ed ogni cosa!

0.1.2.4.13.             Come del resto aveva fatto anche Zarathustra - a cialtroni vivi stavo preferendo una salma[25]; ma questo non è certo il mio tempo, io sono sempre stato, insieme, sia un trapassato che un postero[26]! …..

0.1.2.4.13.1          E come, per l’emigrato, una lettera da casa vale assai più d’una conversazione, con gli spesso incomprensibili stranieri che lo circondano,

0.1.2.4.13.2          le rinsecchite ossa del Padre e la sua prosa inattuale mi riuscivano ben più grate, e familiari. che non le vive voci delle scimmie nude contemporanee!

0.1.2.4.13.3          E poi ci univa una tale identità di vedute, che, leggendolo, comprendevo facilmente anche vocaboli e modi di dire ormai sorpassati o desueti;

0.1.2.4.13.4          credo che, anche se fosse improvvisamente mancata la corrente, anche a computer spento, avrei potuto proseguire, come Cyrano le lettere per Roxane [27]!

0.1.2.4.13.5          Non puoi più chiamarlo naufragio, l’approdare anche nudo e ferito all’isola di G.! ……fu, insomma, l’inizio di un sodalizio che ormai ci avrebbe uniti per sempre, come Marx ed Engels.

0.1.2.4.14.             E meraviglioso sarebbe stato insieme ridiscendere a valle, per promuovere l’evoluzione d’un sottoproletariato tuttora ingiustificatamente ostile al progresso (certo nell’insensato timore di venirne costrette a lavorare di più o più duramente!);

0.1.2.4.14.1          per assaltare il conservatorismo di un’economia gattopardante ed arroccata sulla sorprendente tesi, che si possa davvero innovare continuando a pensare come si è sempre pensato e facendo quello che si è sempre fatto [28]!;

0.1.2.4.14.2          per disperdere classi dirigenti, letteralmente allergiche al fumo di meningi e sentore di sudore, e per cui progressismo ed attivismo son eccezione, ed invece conservatorismo e pigrizia regola [29]!

0.1.2.4.14.3          per incendiare le barbe dei cattedratici, circunnavigatori giusto del loro ombelico [30], e lungimiranti ancor meno (sempre che sia possibile);

0.1.2.4.14.4          per insomma far spuntare il sole del “giorno in cui i sordi sentiranno leggere le parole di un libro ed i ciechi usciranno dalle tenebre, e vedranno [31]!”

0.1.2.4.15.             Ohibo! ma come si permetteva di rivoler tutte queste cose un vecchio, ormai debilitato e quasi immobilizzato da una gamba irrigidita?! …….la salute mi riapparve indispensabile e sua necessità fu sua ragion sufficiente :

0.1.2.4.15.1           ….. la mia autoimmunità, altrettanto improvvisamente come era venuta, andò scomparendo e ginnastica riabilitativa e nuoto alle Terme di Viterbo,

0.1.2.4.15.2          che ormai, per il giovamento ricavatone, sono diventate il mio vizio settimanale, fecero il resto, ed in altri sei mesi avevo recuperato un 80% della mobilità e forza fisica precedenti.

0.1.2.4.16.             Nel frattempo la politica italiana, che nel crollo di fine secolo mi aveva accompagnato ed anzi preceduto fin dal 1989 (dando il cattivo esempio) - non avendo ancora avuto la fortuna dell’incontro con G. - perdurava nella caduta libera, e senza apparenti segni d’inversione di tendenza.

0.1.2.4.16.1          Il crollo del muro di Berlino, nonché quello della credibilità dello statalismo (ancorché sperimentato in corpore vili e quindi a spese del solo comunismo), avevano avuto le loro ripercussioni anche sul Socialismo :

0.1.2.4.16.2          tuttavia – come quasi sempre avviene in queste situazioni – la chiusura di una porta finisce per aprirne spesso un’altra ……..sempre che tu voglia entrare :

0.1.2.4.16.3          non per niente Marx dice che “il rivoluzionario deve avere la percezione perfino dell’erba che gli cresce sotto i piedi!”

0.1.2.4.16.4          Invece un Socialismo - sotto attacco e soprattutto ormai completamente privo di una propria proposta economica alternativa ormai s’era rassegnato a fare il controfagotto dell’orchestra capitalista,

0.1.2.4.16.5          avendo completamente perso quella linea melodica solista, che talvolta può anche scendere verso la chiave di basso, ma senza poi intrattenervicisi definitivamente :

0.1.2.4.16.6          così, ormai dall’inizio degli anni 90, il Socialismo annaspava, disorientato, perplesso, abbandonando enormi spazi ad una globalizzazione, sfrenata e purtroppo dichiaratamente intenzionata non soltanto a farlo benevolmente retrocedere,

0.1.2.4.16.7          quanto – possibilmente ed approfittando dell’occasione finalmente favorevole – per volgerlo in irreversibile e disordinata rotta!

0.1.2.4.17.             Confermando l’asserto nietzschiano che chi vive della lotta con un suo nemico, farà bene a sempre preoccuparsi della sua buona salute!”[32], erano completamente scoppiati DC e PCI, entrambi sempre diventati santi non per merito proprio ma per i peccati altrui;

0.1.2.4.18.             Nei tempi medi e soprattutto in caso di ritrovamento di una propria identità economica, si doveva quindi prevedere un rafforzamento della sinistra tradizionalmente democratica (PSI), attraverso la prevedibile quasi totale convergenza dei transfughi del PCI.

0.1.2.4.19.             Ma - ancorché ormai rassegnato a cambiar nome e bandiera, il PCI non era dello stesso parere e non volle darsi per sconfitto,

0.1.2.4.19.1          decidendo – pur di mantenere il suo granitico apparato - di nascondere zoccolo duro, vecchio simbolo e la sconfitta dentro una nuova pietosa conchiglia, ovviamente contigua,

0.1.2.4.19.2          e di rinverginarsi con la chirurgia-plastico-imenica del riformismo : tuttavia l’unica conchiglia contigua e democratica era già abitata dal PSI, che non aveva la minima intenzione di sgombrarla,

0.1.2.4.19.3          ma solo di semmai riaccogliervi un figliuol prodigo, contrito, dimesso e rassegnato alla subordinazione ed alla ricostituzione di quell’unità d’intenti, perduta nel 1921.

0.1.2.4.20.             Però non erano queste le intenzioni del PCI, che sviluppò una sua Operazione Paguro, quindi diretta non a coabitare, né a sfrattare, ma semplicemente a divorare - come appunto fà qualunque paguro che si rispetti! - il precedente occupante dello spazio e dell’involucro a lui necessari.

0.1.2.4.20.1          Stabilita la strategia, la tattica fu affidata ai soliti servi sciocchi, rappresentati dai poteri forti, essenzialmente la Magistratura[33] ma con notevole contributo anche dell’editoria rossa,

0.1.2.4.20.2          in questo incarico incredibilmente ed imprevedibilmente agevolati dal comportamento – più che dei veri e propri protagonisti socialisti – di certe comparse fameliche, che le incriminazioni se le erano davvero andate a cercare col lanternino :

0.1.2.4.20.3          talché, sotto quasi tutti gli aspetti, in Italia e soprattutto negli ultimi tempi, possiamo dire che vi fosse stato molto più succhialismo che non Socialismo vero e proprio, purtoppo l’eterno assente!

0.1.2.4.20.4          Così, dopo circa un secolo, fondato nel 1892, nel corso del decennio 1990 venne affondato il PSI, non più tanto di Garibaldi, Turati, Matteotti, Nenni, Pertini, quanto di Craxi [34]!

0.1.2.4.20.5          ( ……….vergin di servo encomio e di codardo oltraggio, lasciatemi versare, sulla sua tomba, questa lacrima di rimpianto, non certo per quello che ha fatto, quanto per quello che avrebbe potuto fare e che significava!)

0.1.2.4.21.             Seppellito il morto, seppelliamo anche il passato, decidendo di finalmente applicare il famoso - ma non mai applicato - principio del ‘Pas d’ennemies à gauche!’[35] :

0.1.2.4.21.1          il PCI-PDS sia scusato in virtù dei tempi burrascosi e delle condizioni di necessità e, Compagni, convergiamoci senza più litigare tra noi, lasciando al Cattolicesimo il suo triste primato di sbranamenti ed eresie!

0.1.2.4.21.2          Però è assurdo, fantascientifico, e demenziale che la Sinistra si rassegni ad operare in regime capitalistico : con tutto il pragmatismo e l’utilitarismo che volete, ma quei mezzi non fanno approdare al nostro fine!

0.1.2.4.21.3          Allora, mentre ora il PdS opera politicamente da Partito della Saliva e con la stessa logica ed opportunismo di chi si preoccupa dei calli di un malato terminale,

0.1.2.4.21.4          propiziamogli l’incontro con Gesell e facciamo ritrovare anche alla Sinistra – come è successo a me - la buona salute e la sua linea di volo, la sua doverosa altitudine!

0.1.2.4.22.             Perché attualmente niente meglio delle teorie di G. e mie risponde a tale scopo : il tempo è davvero stato padre d’ogni verità, talché il suo scorrere

0.1.2.4.22.1.        che sempre disperde paccottiglia, edita e non edita, nonchè la mondezza giornalistica, meritatamente spedendola ad incartar salame –

0.1.2.4.22.2.        con Gesell, invece, non solo, ha confermato quasi tutte le sue affermazioni profetiche;

0.1.2.4.22.3.        non solo – con l’evoluzione umana indotta nel transitorio – ne ha reso infinitamente più assimilabile la comprensione,

0.1.2.4.22.4.        ma anche, col fantastico sviluppo tecnologico apportato[36], dal 1995 ha reso perfettamente operativa quella e.icemoney, superante le pregiudiziali matteottiane antipluralismo.

0.1.2.4.23.             Tutto ciò era ovviamente speranza, auspicio ben al di sopra delle mie possibilità; tuttavia, nel mio piccolo, potevo anch’io offrire un contributo, portare la mia pietra al monte, traducendo in italiano quell’opera, meravigliosa ed affascinante,

0.1.2.4.23.1.        che - come i cerchi del tronco di un albero – sedimenta tutta la sapienza, esperienza, eredità di un uomo vero e straordinario, dedicatocisi lietamente, con amore, speranza, spirito di servizio,

0.1.2.4.23.2.        e certo senza servilmente soffermarsi – come purtroppo si fà attualmente - a contabilizzare ogni goccia del proprio sudore, ma profondendolo a piene mani, con la gioia di donare e donarsi!

0.1.2.4.23.3.        Agli indubbi vantaggi politici si aggiungevano quelli culturali (di finalmente consentirne la lettura anche a chi ignorasse lingue straniere); nonché, infine ma non ultimo, anche un mio tornaconto personale :

0.1.2.4.23.4.        all’ombra di quel colosso avrei finalmente visto pubblicato anche il mio bistrattato Saggio del 1960, magari anche di straforo, magari anche solo come introduzione od appendice,

0.1.2.4.23.5.        magari anche solo parzialmente, quei capitoli sulla e.icemoney e la fiscalità monetaria, indispensabili a completare la grande attualità del capolavoro di G.;

0.1.2.4.23.6.        (nel frattempo, infatti, diciamo dal 1995, l’e.icemoneycomputer aveva cessato di essere un’ipotesi, diventando sicuramente ed economicamente realizzabile, talchè in quello stesso anno l’avevo riproposto, unitamente alla fiscalità monetaria, sia pure in forma riassuntiva[37].)

0.1.2.4.24.             Ma gli editori son capitalisti, ed il capitalismo non può che maltrattare la gran fama di Gesell almeno quanto ha maltrattato l’anonimicità di Raucea : guai a chi tende la mano ad un proletariato che deve perseverare nei suoi infiniti ed annosi problemi economici ed esistenziali,

0.1.2.4.24.1.        perché altrimenti, una volta rialzato il capo, esso inevitabilmente potrebbe accorgersi di ben altre mete, sociali e/o personali, ma reputate pericolose[38],

0.1.2.4.24.2.        apportando il superamento di quella vera e propria mostruosità evolutiva, rappresentata dal proletario-attrezzo[39], parzializzato e relegato ad una mera funzione strumentale!

0.1.2.4.24.3.        E così il timore – provato da Cesare per ‘Gli individui che pensano sono pericolosi[40]! ’perché innescano la succitata riconversione dei cittadini, in individui totali – automaticamente è, dai nostri Poteron de Poteroni, esteso a chiunque faccia pensare,

0.1.2.4.24.4.        reato di leso potere, reazione esotermica ed esplosiva, autoisterizzante ed inarrestabile, nonché sicuramente approdante nella contestazione della sua mediocrità.

0.1.2.4.25.             Gli uomini, che sospingono Idee, son tutti fratelli e compagni, anche quando esse sian contrastanti : hanno in comune l’idealismo e la mentalità di servizio,

0.1.2.4.25.1.        il disprezzo provato nei confronti di chi invece dalle idee sia sospinto, di chi da esse si fà servire, nonché l’autentico terrore di un loro prevalere!

0.1.2.4.25.2.        Perché in tempi sottoposti a politici, privi di dimensioni e di caratteristiche da protagonista, carisma, autorità propria, tali da consentirgli di rivolgersi agli elettori a titolo personale e non per interposto Partito;

0.1.2.4.25.3.        in tempi – come i nostri - ubriacati da ominicchi, modeste e banali comparse, con elezione e sopravvivenza completamente affidate l’una al Partito, l’altra al consociativismo, al volemose ben ed al mangia tu che mangio io,

0.1.2.4.25.4.        non solo gli è proibito, ma neanche può apparire chi – come nella novella di Andersen[41] – abbia sgamato che “Il potere è nudo!” e lo faccia rilevare!

0.1.2.4.25.5.        (Ma queste stesse considerazioni, o Compagni – che da una parte mi fanno auspicare e predicare convergenza, solidarietà e unione – dall’altra mi fanno prevedere per l’Italia prognosi infausta :

0.1.2.4.25.6.         troppe facce patibolari e proprio teste di cazzo e di ebbri scorgo tra quelle invece sanamente rubizze, ma da freddo, della classe operaia; e dopo troppe strette di mano ho dovuto ricontrollare finanche le dita della mia mano;

0.1.2.4.25.7.        e troppi pseudo-intellettuali di Sinistra temono tuttora cultura ed evoluzione come i vampiri l’alba : non delle nostre idee ha paura la gente, o Compagni, ma di parecchi Vostri ceffi!

0.1.2.4.25.8.        Come i ladri di Pisa, che facevano finta di litigare di giorno, ma poi andavano a rubare assieme di notte[42],

0.1.2.4.25.9.        chi tenderà la mano ai cittadini, per davvero e definitivamente strapparli dalle sedie a rutelli – dove sono stati confinati, per poterli più facilmente dominare e controllare –

0.1.2.4.25.10.     improvvisamente si ritroverà contro tutti[43], capitalisti e sindacalisti, destra e sinistra, Berlusconi-Fini-Lega, Prodi, Arabi ed Ebrei, conservatori e progressisti, clericali ed altre tute nere!!………….

0.1.2.4.26.             Costituzione Italiana - Art. 21 "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”…..le leggi son, ma chi pon mano ad esse?!……

0.1.2.4.26.1.        Ci vien concessa solo la difesa passiva, il NON acquistare e NON leggere un brutto libro, il NON ascoltare musica deteriore (ma da cui poi, quando invasivamente propinata in tutte le salse e ad ogni ora, ugualmente non hai scampo!),

0.1.2.4.26.2.         il NON andare a quegli orribili films od insulse rappresentazioni teatrali, il NON accendere la televisione, a fronte dei consueti programmi per sottosviluppati ......[44];

0.1.2.4.26.3.        ma nulla possiamo invece fare per promuovere e supportare la pubblicazione di libri giusti, films formativi, buona musica e validi ed istruttivi programmi televisivi…………non ne abbiamo il diritto!

0.1.2.4.26.4.        La nostra positività e costruttività vien deliberatamente ignorata e mortificata; ci è lasciato un ruolo solo e tipicamente INFANTILE, 'ciuccia qui! ......... attaccati a 'sta zinna!', PASSIVO, con annichilimento di qualunque ruolo attivo ed adulto.

0.1.2.4.26.5.        L’editoria è insomma un’attività socialmente pericolosa e che - temendo il raffronto - non intende consentire alternative; che stipendia esperti 'lettori’per separare il nuovo grano dalla pula, onde poi scrupolosamente ed ovviamente editare................LA PULA!

0.1.2.4.26.6.        …..oppure riedita, pigramente, quei classici che magari, ai loro tempi, furono pure bruciati sui roghi - ma purchè ormai spente ed inerti ne siano le faville -!

0.1.2.4.26.7.        Invece "Il fare un libro è men che niente, se il libro fatto non rifà la gente [45]!"; il vero libro deve colpire come un cazzotto[46] e costituire – appunto come nel caso di G. - l’esondazione [47] di Zarathustra,

0.1.2.4.26.7.1.              deve darti l’impressione che l’autore sarebbe esploso se non l’avesse potuto scrivere,

0.1.2.4.26.7.2.              che sarebbe avvenuto un big-bang[48]planetario, la cui onda d’urto, straripante ed incontenibile, avrebbe apportato a chi panico, a chi speranza………. ovunque il riflesso del nuovo e della sua gioia!

0.1.2.4.26.8.        In Italia invece libri scritti da persone incapaci di scrivere, sono pubblicati da editori incapaci di pubblicare, per una marea di persone incapaci di leggere, alias gli eterni annoiati :

0.1.2.4.26.8.1.              editoria profittante, od anestetico-drogante, (appunto come avviene con il deplorevole 'Affari tuoi'!) esattamente l’opposto di quello che servirebbe per far comprendere al cittadino quanto induplicabile e prezioso potrebbe essere il suo tempo!

0.1.2.4.26.8.2.              Si dice che, alla vigilia di una grande battaglia contro i Greci, a Dario, che dall’alto di una collina rimirava il suo sterminato esercito, venne la pelle d’oca, pensando a quanti, meritevoli e dei suoi, la sua mania di grandezza, stava arbitrariamente per togliere la luce della nuova alba;

0.1.2.4.26.8.3.              ma uno scrupolo del genere neanche sfiora la pachidermica cute degli italici editori, né le loro orecchie percepiscono l’angoscia degli autori sepolti vivi e privati di visibilità e d’ascolto[49], nè tutti i vantaggi che potrebbero derivare dal pubblicarli..........purchè continui a vendersi quella loro orribile carta da culo,

0.1.2.4.26.8.4.              sul cui involucro, come sulle sigarette e sui flaconi del farmacista, io – giusto perché inguaribile liberista ed aborritore dei roghi – mi accontenterei dell’avvertimento 'VELENO’!

0.1.2.4.27.             Io ritenevo che quel capolavoro – cui veramente hanno posto mano cielo e terra e già editato in una decina di lingue - lo sarebbe stato, rapidamente e facilmente, anche in italiano,

0.1.2.4.27.1.        mentre anch’esso è stato, invece, o rigorosamente cestinato o rifiutato praticamente da tutte le Case Editrici Italiane, indifferentemente dal loro colore politico, tra cui :

0.1.2.4.27.2.        Gruppo MONDADORI-RIZZOLI (Berlusconiani);

0.1.2.4.27.3.        Il MULINO (Prodiani);

0.1.2.4.27.4.        FELTRINELLI (già di sinistra);

0.1.2.4.27.5.        Gruppo UTET-GARZANTI (editori della maggior parte dei classici dell’economia, da ritenersi liberali);

0.1.2.4.27.6.        perfino dai f.lli FRILLI (già di estrema sinistra, tanto da aver pubblicato per no-globals e tute nere!); a generale vergogna!

0.1.2.4.28.             Ancora una volta si è ripetuta la storia dei ‘Neturei Karta’, sigla sotto cui tuttora si riconoscono i difensori dei diritti naturali e della libertà!

0.1.2.4.28.1.        Rabby Ray Lockish, pervenuto nella Sinagoga di una città, chiese ai fedeli presenti chi fossero i "Neturei Karta" (=custodi, difensori della Società); e gli venne risposto "I soldati, gli arcieri!"

0.1.2.4.28.2.        Ma egli sorrise e replico : "Costoro anzi ne sono solo i distruttori : i veri difensori della Società sono tutti coloro che solidarmente vi operano per il benessere e la crescita comune[50]!"

0.1.2.4.28.3.        Ma, quando parecchi secoli dopo - agli albori del sionismo ma per contestarlo - alcuni saggi e pacifici palestinesi ebrei vollero fare un volantino con tale apologo, qual messaggio di riflessione ed invito alla convivenza pacifica, non trovarono stampatori :

0.1.2.4.28.4.        quelli Arabi infatti si rifiutarono perché era pur sempre un apologo ebraico, mentre quelli Ebrei perché non era anti-arabo!

0.1.2.4.29.             Che fare allora?
“Dedicare, com’usa ogni ghiottone
dei versi ai finanzieri?
far l’arte del buffone,
pur di vedere, alfine, le labbra di un potente
atteggiarsi ad un sorriso benigno e promettente?
No grazie!

 Allor forse presso ostile editore
 pubblicar, pagando, i propri versi?
 No, grazie dell’onore!
 ………………..
 Brigar per farsi, infine,
 largo dentro i congressi
 tenuti nelle bettole
 per minchionare i fessi?
 No, grazie!

 Ma in Internet
 cantar sereno e gaio, libero e indipendente
 aver la mano libera e la voce possente![51]

0.1.2.4.30.             Nel prossimo futuro sarà forse ancora possibile arginare l’invasione degli eserciti, ma certo non più quella delle idee e della primavera [52]; ed anche se i loro frutti sono tardivi, momentaneamente meno rilevabili e non altrettanto evidenti di quelli della contestazione,

0.1.2.4.30.1.        tuttavia, alla lunga, il pensiero rivoluzionario, prevale, sull’azione rivoluzionaria, per il semplice fatto che, spezzandola, si può anche fermare una spada, ma non una penna!!!

0.1.2.4.30.2.        Con Internet il mite e tollerante Socrate[53] può infine prendersi la sua rivincita : ed anche avendo conseguito la certezza che - non si sa se per merito proprio o circostanze fortuite –

0.1.2.4.30.3.        la nostra nuova, inedita e dinamica coppia abbia realmente saputo scrutare l’infinito ed orientarsi nello sconosciuto oceano del futuro, invano Poterone si fionderà a preparar altra cicuta!

0.1.2.4.30.4.        Perché Internet continuerà ugualmente a mettere, a Vostra disposizione, la saggezza di questo Straordinario ed Immenso Profeta, da sempre accusato di vilipendio delle istituzioni,

0.1.2.4.30.5.        contrabbandandolo, anche se critico o addirittura contestatore verso privilegi e classe dirigente, irriguardoso verso istituzioni ed abitudini, insofferente sia verso l’autoritarismo che verso le sue corbellerie ed andazzo abituale.

0.1.2.4.30.6.        E mentre Poterone ringhia astiosamente, mostrandoci i denti e manifestando tutta la sua brama ed oscena voglia di pervenire preferibilmente al linciaggio preventivo, e solo in dannatissima ipotesi al processo e rogo,

0.1.2.4.30.7.        Voi ugualmente potrete disporre del nostro pensiero progressista, e che quindi non può che essere controcorrente, e rivoluzionario :

0.1.2.4.30.8.        la pesante tutela, dell’editoria e di Poterone è finita, Compagni, ora siamo, davvero e finalmente, adulti, emancipati, liberi e maggiorenni …….non resta che saperne approfittare!!

 



[1] Vedi commi 3.18.3.1.5.

[2] neologismo imitante la neverisland di Peter Pan e – essendo stata la prima intelligentemente tradotta ‘isola che non c’è’, da tradursi ‘denaro che non c’è’

[3] non si tratta del più recente Dale, ma del magnate e filantropo scozzese-americano Andrew CARNEGIE (1835-1919), l’autore di 'The Gospel of Wealth (*)', il fondatore del 'Carnegie Institute of Technology', uomo sia estremamente capace che di grande dirittura morale; sono rimaste famose due sue affermazioni : al momento di ritirarsi dagli affari disse "Da questo momento niente più guadagni, non farò più nessuno sforzo per aumentare la mia fortuna, anzi, ogni anno, spenderò l’eccedenza per scopi benefici."; ed avanti con gli anni "L’uomo che muore ricco muore in disonore!" Del Wealth'sgospel Gesell sta contestando il seguente passo, famoso per la sua incomprensibilità, se tradotto letteralmente, tanto da far notevolmente dubitare delle capacità espressive del suo pur grande autore, nonchè delle sue cognizioni d’economia 'If we consider the results which flow from the Cooper Institute, for instance, to the best portion of the race in New York not possessed of means, and compare these with those which would have ensued for the good of the masses from an equal sum distributed by Mr. Cooper in his lifetime in the form of wages, which is the highest form of distribution, being for work done and not for charity, we can form some estimate of the possibilities for the improvement of the race which lie embedded in the present law of the accumulation of wealth. Much of this sum, if distributed in small quantities among the people, would have been wasted in the indulgence of appetite, some of it in excess, and it may be doubted whether even the part put to the best use, that of adding to the comforts of the home, would have yielded results for the race, as a race, at all comparable to those which are flowing and are to flow from the Cooper Institute from generation to generation. Let the advo cate of violent or radical change ponder well this thought.’Una traduzione a senso, e condotta anche sulla scorta dell’interpretazione fornitane dall’in economia assai più preparato G., : 'Noi potremmo incominciare a renderci conto dei miglioramenti sociali, connessi all’attuale legge d’accumulazione della ricchezza, ad esempio, capitalizzando le somme - annualmente erogate dall’Istituto Cooper ad una gran parte dei nullatenenti New-Yorkesi - e rendendoci conto che, in realtà, quella sarebbe stata la massima cifra che - se avesse rinunziato a fondare l’Istituto - il sig. Cooper avrebbe potuto alternativamente erogare, in tutto il corso della sua vita, per miglioramenti salariali e/o carità. In quest’ultimo caso, la maggior parte di tale somma, non appena sminuzzata fra le persone, sarebbe stata bruciata a vantaggio dell’appetito, e quella residua in miglioramenti per le abitazioni anche se se ne sarebbe sicuramente potuto fare un uso più sociale e paragonabile a quelli che sta fluendo ed ancora fluirà, di generazione in generazione, dall’Istituto Cooper. Che qualunque acceso sostenitore dei cambiamenti violenti e radicali ci rifletta bene sopra!’….vedi commi 5.5.4.5.i. (*) inglese = 'Il Vangelo della ricchezza', saggio che aveva entusiasmato mia madre e da cui molto è dipesa la mia educazione.

[4] la via Condotti di New York.

[5] Avevo inventato quello che sarebbe stato successivamente chiamato 'Codice Fiscale'!

[6] ‘Mentre ora, all’ENIAC, un computer è equipaggiato con 18.000 valvole e pesa 30 tonnellate, nel futuro esso potrà avere anche solo 1.000 valvole e forse solo il peso di 1.5 tonnellate!’

[7] Proposta di premio igNobel per tutti! Queste affermazioni vanno degnamente completate con le ultime – e giustamente famose - parole del generale USA (guerra di secessione) John SEDGWICK : "They couldn't hit an elephant at this dist!" (A questa distanza non riuscirebbero a colpire neanche un elefante!)

36 Nomi di epocali calcolatrici Olivetti.

[8] A differenza di G. – nato e vissuto nel denaro di metalli nobili e preoccupatosi inizialmente di trovare un rimedio contro la scarsità di questi (che non consentiva d’accompagnare lo sviluppo di una produzione ormai industriale, con il quantitativo di denaro, a quella necessario per prevenire le crisi ricorrenti) – io, nato e vissuto nella cartamoneta, solo successivamente, leggendo G. mi sono consapevolizzato di quelle problematiche monetarie ormai superate : io invece mi concentrai sulle problematiche etico-finanziare-fiscali.

[9] Latino proverbiale, = ‘Qui è Rodi, qui salta!’che i latini usavano come noi il partenopeo ‘Acca nisciuno è fesso!’Per la comprensione : uno sbruffone si stava vantando d’avere, nell’isola di Rodi, fatta un salto in alto di tre metri, ma uno degli astanti gli disse seccamente quella frase, invitandolo a dimostrare quanto asserito.

[10] Popper : "Le scienze naturali spesso non partono da sperimentazioni, ma da profonde intuizioni, da idee così audaci e rivoluzionarie da dover poi soffermarsi a severamente controllarle e criticarle."

[11] W. veramente lo diceva dei matematici.

[12] Quando La Condamine, verificò l’equazione di Newton (della gravitazione universale; e per far questo dovette misurare strumentalmente – con grandi fatiche e pericoli - alcuni gradi della circonferenza terrestre, impresa a cui si riferisce il noto libro di Verne “Tre russi e tre inglesi nell’Africa Australe”) Voltaire ironicamente gli indirizzò il seguente distico : “Vous avez trouvé par de long ennuis / ce que Newton trouva sans sortir de chez lui!” (= ‘Voi avete trovato, attraverso lungo fastidio, ciò che Newton scoprì senza neanche uscirsene di casa sua!’

[13] La meravigliosa Weltanschauung (=concezione del mondo) einsteiniana, in seguito iscritta nell’Aula Magna dell’Università di Princetown “sottile (lett. ‘raffinato’) è il Signore Iddio, ma non certo malizioso!”

[14] chiaro riferimento all’episodio omerico di Ulisse e le sirene.

[15] = ‘gatta che fotte ma poi continua a miagolare’, mentre generalmente la gatta, quando si è accoppiata, cessa di miagolare, perché ciò le serve per richiamare l’attenzione del maschio : detto in Sicilia degli incontentabili.

[16] il paguro, quando ha bisogno di una conchiglia più grande, uccide e mangia il legittimo proprietario e ne occupa quell’esoscheletro.

[17]Mansur sarà stato meno bello, ma era indiscutibilmente più affabile e simpatico e con una preparazione e conversazione più ampia ed assai più piacevole di quella di mio figlio; mettiamoci in testa che, nelle donne, la puttanaggine può arrivare sì anche al 90%, ma non mai al 100%!! ……. allora, a fronte di questa preferenza invece totalitaria, si sarebbe dovuto fare autocritica, correggendosi e migliorandosi nel rapporto : si può anche attirar le femmine con la bellezza, ma poi le si conserva col fascino o almeno con la simpatia!!

[18] latino = ‘o capo supremo o niente!’; volevano insomma una delega incondizionata.

[19] tedesco = ‘Crepuscolo degli Dei’, anche titolo di una famosa opera della tetralogia wagneriana.

[20] moglie di Socrate e da lui citata come esempio d’insopportabilità.

[21] ne ‘Il dizionario del diavolo’è detto del ‘vedovo’.

[22] Mai, come in quella circostanza, mi son reso conto della tuttora attuale arretratezza di quell’arte : in realtà la maggior parte dei medici son solo allievi-stregoni che ficcano medicine - di cui già sanno pochissimo – in una straordinaria macchina vivente, di cui sanno ancor meno!

[23] Salmi 118,103

[24] De André, altro mio grande amore di gioventù.

[25] Per la comprensione : Zarathustra, nell’ottavo paragrafo del prologo, porta sulle sue spalle il cadavere di un saltimbanco, che ha provato a diventare un ultrauomo ed è morto nell’impresa.

[26] Voltaire : “Qui n’a pas l’esprit de son age, de son age a tout le malheur ”, =’Chi non ha lo spirito del suo tempo, se ne ritrova ugualmente tutti gli inconvenienti.”

[27] Per la comprensione : nel bellissimo lavoro di Rostand l’orribile ma geniale Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna (come il più noto D’Artagnan), poeta, formidabile spadaccino ed innamorato cotto di Roxane, ritenendo di non poter essere da lei corrisposto per il suo volto, sormontato da un enorme naso a becco, in una scena al balcone (tipo Giulietta e Romeo) la conquista con la sua voce e la sua poesia, alate ed ardenti, ma facendosi, al momento del bacio, sostituire dall’imbelle ma bellissimo Christian, di cui R. è innamorata e che così, creduto letterato e poeta, la ottiene in sposa. Lontani per una campagna militare, Cy. fa da balia e da protettore a Ch.; inoltre poi gli detta bellissime lettere d’amore a R. che Ch. solo scrive. Morto Ch., R., fattasi suora dà alcune di quelle lettere da leggere a Cy., per giustificargli, con la loro bellezza e poesia, la sua venerazione per Ch. e tutto il dolore per la di lui scomparsa. E’il tramonto, quando egli incomincia a leggerle a voce alta, ma ben presto la luce viene a mancare eppure Cy. continua a declamarle, perché sono nate nel suo cuore e non le ha dimenticate, finchè R. finalmente capisce che ha amato una controfigura : ma ormai è troppo tardi!

[28] La cinematica esclude la possibilità d’un simile evento, quando col suo primo principio enuncia 'Un corpo tende a perseverare nel suo stato di quiete (o di moto rettilineo uniforme) finchè non intervenga una forza ESTERNA a modificarne l’assetto.’Bergson, L’Evoluzione creatrice : “Quel che si trova nell’effetto era già anche nella causa”, talché Tommasi di Lampedusa, ne ‘Il gattopardo’ironizza con chi dice di voler cambiare tutto, affinchè tutto resti come prima.

[29] Ad esempio, con i blocchetti d’arenaria (localmente chiamata, in modo improprio, 'tufo') di Favignana (10% di Favignanesi ivi residenti e 90% di emigrati) è stata costruita mezza Sicilia, ma poi le cave sono state abbandonate, costituendo anche un pericolo per i curiosi, con le loro cavità e le cadute prive di parapetto. Figlio di Siracusano, a me le latomie son sempre piaciute e quelle stuzzicavano la mia fantasia anche perchè, essendo recenti, a differenza di quelle di Siracusa non sembravano tutelabili. Incontrando il Sindaco di Favignana, colsi così l’occasione sia per criticare quell’orribile 'villaggio Gasmann’che per stuzzicarlo con un progetto di recupero delle cavità, talmente fresche da non necessitare neanche dell’aria condizionata, e di loro trasformazione in villaggio turistico 'cavernicolo’estivo, con obbligo, per i turisti e gli inservienti, di vestiti di pelle, clava e donna discinta tirata per i capelli! Grazie anche al clima ed alle bellezze naturali, c’era di che sperare in cinque mesi di tutto completo e nella creazione di numerosi posti di lavoro. Pur essendosi perfettamente reso conto della bontà dell’idea, il Sindaco attaccò subito con un 'ma poi dovremmo rifar la centrale elettrica…. sicuramente verrebbe a mancar l’acqua, dovremmo far nuove strade e parcheggi; ed i rifiuti, tu non lo sai che, per lo smaltimento, dobbiamo traghettarli in Sicilia!...............no, no! Lasciamo tutto così, sta bene così!'

[30] l’immagine è reminiscenza proustiana (ma anche ironica dell’apprezzamento mussoliniano - sui 'navigatori e trasmigratori’- scritto su quel groviera detto 'Palazzo della civiltà italica', Roma-Eur, e che io – ancorchè amante dei formaggi - farei abbattere subito, ma neanche tanto per odio del fascimo quanto per amore dell’architettura!); ho già manifestato la mia ostilità verso il professor Gianfranco Pala, ma scrivendo quanto sopra pensavo indubbiamente anche al mio amato mentore – a cui comunque, per la rigida formazione economica impartitami, ora devo solo un po’meno di prima - il sensatissimo e liberale prof. Sergio RICOSSA : non ha neanche risposto alla mia richiesta di prefazione-presentazione per Gesell, che sicuramente - per il suo prestigio e straordinaria fama – ci avrebbe quantomeno facilitato, se non addirittura assicurato, la pubblicazione. R. aveva scritto, per la berlusconiana Rizzoli, lo splendido ‘I pericoli della solidarietà’(ma avente per sottotitolo ‘Epistole sul dosaggio di una virtù’, quindi pubblicamente riconoscendola per tale e sostenendo poi, nella presentazione, che gli sarebbe stato quasi indifferente scrivere pro o contro di essa; pertanto non lo ritenevo fondamentalmente né contrario né intimorito dalla solidarietà del testo geselliano; né gli altri suoi scritti, sempre e solo stigmatizzanti sprechi e cialtronismi di una pseudosinistra, facevano prevedere cattiva accoglienza; più semplicemente, essendo egli ormai ultrasettantenne, forse sarà avvenuto ciò che Virgilio spiega con ‘Tutto si porta via il tempo, anche il coraggio!’

[31] Isaia 29.18

[32] come tuttora avviene nel bipolarismo italiano, quando ognuno, dopo la sua vittoria, invece di dare all’avversario il colpo di grazia, con una buona e valida amministrazione, cialtronizzando s’affretta subito a rimettere in gioco l’avversario!

[33] Scrivevo in quei tempi : “ LADRI e PALI : Dove erano i vari DI PIETRO, BORRELLI e tutti gli altri attuali magistrati e carceratori d’assalto, ed i politici della Prima Repubblica, riciclatisi nella Seconda, mentre certi loro colleghi mettevano la prima a sacco? Dove - stavolta TUTTA la Magistratura - nei 30 anni (1960-1990) del Sacco d’Italia e delle mani sulle città (demoncristiane e socialiste principalmente, ma certo non solo!……..non lo si dica a me, che ho dovuto assistere al sacco di Mentana oltre che di Roma, presentando decine d’esposti indecorosamente archiviati! Eran davvero così ciechi da non vedere o così sciocchi da non capire, cosa stesse bollendo in pentola?!?! Eran forse appannati i loro occhiali? ...o forse le loro mani non osavano smuovere la pudica foglia di fico per paura di sfiorare i soliti coglioni?! Ha avuto qualcuno – di quelli che potevano e dovevano farlo – il coraggio d’ammonire “Parlamentari dell’arco prostituzionale e consociativista! Abbiate la compiacenza di lasciare l’Italia PULITA, e non già RIPULITA!”?!?!?! Nella mala questo comportamento ha una definizione precisa : fare il palo! E - scusatemi - ma tra il ladro ed il palo, istintualmente sto col primo, che, ricavando dal suo crimine un vantaggio personale, non dimostra odio per il derubato, ma semplicemente di prediligere l’utile proprio a quello altrui (in modo analogo non solo a quello di certi commercianti, ma anche della maggior parte dei viventi). Ma poiché quei pali forse neanche partecipavano alla spartizione, mentre per la loro posizione potevano e anzi propio avrebbero dovuto impedirla e denunziare quelle malversazioni! - a cosa attribuire il loro COLPEVOLE, VOLONTARIO silenzio se non ad un profondo, infinito, irresistibile odio e disprezzo, per i cittadini e per il paese?!?! Per tale ragione anche costoro devono andarsene, e – possibilmente per primi - passar la mano : se sciocchi perchè sciocchi, se ciechi perchè ciechi, se ladri perché ladri; e se PALI, ancor più grave, allora SIANO propio BRUCIATI!!!”

[34] Scrivevo : “ALLEATI o ALLETALI? : Se son le spade, dei propri partigiani, a portare al potere un condottiero, quasi sempre son poi i loro eccessi a farglielo perdere, od almeno a comprometterne la continuazione; vedasi il recente caso di Bettino, statista di per sè intelligente e positivo, ma negativizzato dal suo entourage di magnaccia.

[35] Francese = ‘Non ci sono nemici a sinistra!’

[36] Wilde : "Il progresso del XIX secolo non è stato che la realizzazione pratica di molte delle 'fantasie’del XVIII°!"

[37] Il nuovamente sfortunato opuscolo ‘Per un Nuovo Mondo a Misura d’uomo, ora finalmente possibile’in cui per la prima volta é apparso l’attuale logo ‘Falce, martello e computer’; respinto dall’editoria, in italiano ne distribuii un centinaio di fotocopie; in inglese lo indirizzai – ma senza riscontro – ai giornali inglesi che, in quel periodo, molto blateravano di un portafoglio elettronico. Lo riporto integralmente ai commi 4.1.5.i..

[38] Nel suo ‘L’orrenda perniciosità della lettura’Voltaire fa ironicamente esclamare ad un prete : “La facilità di comunicare le proprie idee tende evidentemente a dissolvere l’ignoranza, che è la custode e la salvaguardia degli Stati ben amministrati. Nietzsche, Aurora : “….il lavoro - con ciò s’intende essenzialmente quella faticosa attività che, durando dal mattino alla sera, ostacola potentemente lo sviluppo della ragione, la brama d’evoluzione e d’indipendenza, finendo per far apparire lo statu quo non come porto di partenza ma d’arrivo; consumandoci una davvero straordinaria quantità d’energia nervosa, sottraendola al riflettere, al rimuginare, al sognare, al preoccuparsi, all’amare, all’odiare; creandoci quella sicurezza esistenziale - ritenuta la massima aspettativa nell’attuale società del lavoro - e ponendoci sempre dinanzi un’obbiettivo limitato, esso ci apporta banali e facili gratificazioni. Perché sarà davvero il caso di consentire nei lavoratori, il presente, imprevisto e terribile, affermarsi di pericolose tendenze evolutive…?! Ma se dietro ognuno di essi così finisce coll’apparire il pericolo dei pericoli : l’individuum!!" Come questi concetti son potentemente radicati in tutta l’Abominevoleria!!!

[39] Prego rileggere queste righe vedendo quel meraviglioso Charlot di Tempi moderni!! Pubblicamente (anche se paradossalmente) sostengo che la sua sceneggiatura l’abbia scritta….Marx! : a riprova si legga dal XV libro del Capitale : “Nella manifattura e nell’artigianato, l’operaio si serve del suo strumento; nella fabbrica invece la macchina si serve di lui;……..Là egli è la causa del movimento dello strumento di lavoro, qui ne è l’effetto……….; nella manifattura gli operai costituiscono le membra di un meccanismo vivente, mentre nella fabbrica ne sono solo escrescenze morte, perché il meccanismo può tranquillamente continuare senza di loro…….La fastidiosa uniformità di una fatica senza fine, provocata da un lavoro meccanico, sempre uguale, assomiglia al supplizio di Sisifo : come quella roccia, il peso del lavoro grava sempre, senza pietà, sul lavoratore sfinito, dato che il lavoro meccanico, mentre eccita sino allo spasimo il sistema nervoso, impedisce l’armonica ed uniformemente distribuita attività muscolare, opprimendo ogni cosciente partecipazione del corpo e dello spirito…..Diventa una tortura in modo particolare la stessa banalità di quel lavoro che richieda la continua sorveglianza ma senza però più suscitarne l’interesse del manovreatore……..; Il Capitale, 1.3.8. : "Sull’orrore barbarico della schiavitù, della servitù della gleba ecc.ra s’innesta l’orrore civilizzato del sovraccarico di lavoro!"; Il Capitale I.4.12 : "Il condizionamento acquisito, che ormai ha reso l’operaio, già manifatturiero (cioè duttile), incapace di fare qualcosa d’autonomo e di sviluppare un’attività produttiva personale, lo ha reso un accessorio dell’officina del capitalista : come sulla fronte del popolo eletto stava scritto ch’esso era di Jehova, così la divisione del lavoro imprime all’operaio manifatturiero un marchio di fuoco, che lo bolla come proprietà del capitale.” A Charlot tuttavia lo straordinario merito di aver saputo visualizzare queste pagine in un modo veramente indimenticabile!"

[40] Lo dice Giulio Cesare di Cassio nell’omonima tragedia shakespeariana.

[41] allusione alla delizioza favola “I vestiti dell’Imperatore”.

[42] frase proverbiale

[43] Trilussa : “…ma quando la mamma / ce dice che so’pronti li spaghetti / semo tutti d’accordo sul programma!”

[44] Colgo l’occasione per una bordata su 'Affari tuoi', con cui si è veramente superato qualunque limite di sopportabilità : non mi metto a fare un parallelo con 'L’eredità’- per l’indubbio gap stratosferico - ma già anche con un quiz a premi di basso profilo, come 'Il malloppo', questo conservava ancora una parvenza educativa, perchè, bene o male, gli spettatori, alla fine, si ritrovavano con una decina di nozioncine nuove (nozionismo e non cultura vera e propria, ma sempre qualcosa..........) 'Affari tuoi’è invece riuscito ad eliminare persino questo residuo, risolvendosi letteralmente in un autentico, puro e semplice rompimento di scatole (psicanalisi docet!), semplice ammazzatempo!! Per tale alto merito gli sia assegnato un Mongolino d’oro e, personalmente, lo segnalo anche per un premio igNobel (speriamo alla memoria)! La Rai dispone di un esoso canone : faccia allora come la televisione di stato inglese che, affidandocisi, ha deciso di non farsi condizionare dall’audience, puntando sulla qualità e mantenendo un sufficiente livello culturale.

[45] Si tratta di citazione del Giusti.

[46] Affermazione di Kafka

[47] Nietzsche, 'Così parò Zarathustra’1.1. "Io sono sazio della mia sapienza come un ape del miele raccolto in eccesso, ed invoco mani che l’apportino a sè! Io vorrei donare e distribuire affinchè almeno una volta i più saggi degli uomini abbiano a rallegrarsi della loro follia ed ugualmente i poveri della loro ricchezza! (Ich bin meiner Weisheit überdrüssig, wie die Biene, die des Honigs zuviel gesammelt hat, ich bedarf der Hände die sich ausstrecken. Ich möchte verschenken und austeilen, bis die Weisen unter den Menschen wieder einmal ihrere Torheit und die armen wieder einmal ihres Reichtums froh geworden sind.) Straordinaria ed insuperabile immagine!!!

[48] Inglese, l’esplosione che ha dato origine al mondo.

[49] Nietzsche, lettera a Burckhardt (sta parlando di simile sgomento per il rifiuto di pubblicazione del ‘Così parlò Zarathustra’): "Dopo un’alzata di scudi, come quella del mio Zarathustra, dopo quell’appello che veniva dal fondo dell’anima, non sentire neanche uno squittio di risposta : niente…… un niente amplificato mille volte da tutto quel muto silenzio!…….. C’è in tutto ciò qualcosa di tremendo e che supera ogni possibilità di sopportazione : persino la persona più forte - ed, ahime, non sono tra questi! – ne sarebbe morta dentro; da allora sto come barcollando, mortalmente ferito, stupendomi d’essere ancora vivo."

[50] E’sorprendente ritrovare lo stesso, identico concetto a distanza di diecimila km. e di alcuni secoli in bocca al grande capo Sioux Toro Seduto (Sitting Bull), che afferma “Guerriero non è chi combatte, ma chi si sacrifica per il bene altrui!

[51] Quasi tutto traduzione della licenza di Cyrano dal ‘Cyrano di Bergerac’di Rostand.

[52] È un proverbio anglo-tedesco che devo – come tante altre cose - a Fabrizio de Andrè : nella sua ‘Antology of Spoon River’, ‘Un chimico’egli se ne è servito nella splendida e poetica forma ‘Primavera non bussa, lei entra sicura / com’il fumo penetra in ogni fessura / ha le labbra di carne, i capelli di grano / che speranza, che gioia che ti prenda per mano!’

[53] Socrate : “Mi volete morto (n.d.t. : ma intende definitivamente ed irreversibilmente tacitato), per sottrarvi all’accusatore e non render conto delle vostre malefatte : ma siete in errore se, uccidendomi, ritenete di poter impedire il giudizio sulle (n.d.t. ma intende, ovviamente la deplorazione delle) vostre vite inutili e malvage!”